Negli ultimi quattro anni ha ricoperto il ruolo di responsabile del settore calcio femminile (oltre che quello di cosegretario), all’interno del consiglio federale della FSGC. La prima esperienza in Federazione, per Corrado Selva, è stata positiva sia dal punto di vista personale che per l’intero movimento, cresciuto nei numeri e in qualità tecnica. A poche settimane dalle prossime elezioni, Selva traccia il bilancio di quello che è stato fatto e fissa i prossimi obiettivi.
“Il primo periodo -racconta Selva- è stato di ambientazione-. Accostandomi per la prima volta al calcio femminile, ho dovuto imparare a ragionare in maniera diversa. In questo settore, infatti, oltre al calcio giocato sul campo, bisogna lavorare molto sulla cultura del calcio femminile. Per cercare di cambiare il modo comune di pensare a questo sport, ho dovuto districarmi in ambiti che non avevo mai toccato, quelli legati alla promozione. Con una serie di soluzioni e strategie, in parte attuate grazie al buon rapporto con stampa e TV, siamo riusciti a fare in modo di far conoscere il calcio femminile in tutto il Paese e non solo. Nel fare questo ho avuto la fortuna di essere circondato da una serie di collaboratori che hanno accolto con il mio stesso entusiasmo quanto gli proponevo e siamo riusciti a realizzarlo in tempi brevi. Devo ringraziare anche il consiglio federale che non ha mai ostacolato le nostre proposte. Devo dire che questi quattro anni sono trascorsi molto velocemente e mi hanno fatto coinvolgere in una maniera che non avrei mai pensato a questo ambiente. Un ambiente che attualmente conta 95 ragazze, dalle giovanili alla prima squadra, di cui quasi 70 sotto i 18 anni. La prima squadra, come risaputo, lo scorso anno ha ottenuto la promozione in Serie B. Un risultato un parte venuto, grazie alla bravura delle ragazze, e in parte cercato, perché disputare un campionato di Serie B dà grande risalto al nostro movimento e per noi è importante che la prima squadra funga da traino e che sia visto come un obiettivo da raggiungere per le nostre giovani. La squadra di Serie B è formata per la metà da sammarinesi e in tutte le altre formazioni le ragazze di San Marino rappresentano il 90-95 per cento”.
Questo, dunque, il quadro generale. Ma ecco perché Corrado Selva vorrebbe avere un’altra occasione, ripresentandosi alle prossime elezioni federali.
“Molto abbiamo fatto -spiega-, ma molto c’è ancora da fare. Mi piacerebbe portare avanti questo progetto, avallato dalla Uefa, nato un anno primo del mio ingresso in Federazione. Un progetto che aveva durata quadriennale ma che è stato prolungato. L’obiettivo, per i prossimi anni, è quello di continuare, attraverso queste strategie, ad intensificare il reclutamento, soprattutto nelle fasce di età più giovani. Questo perché garantisce un maggiore attaccamento al gioco del calcio e perché dà maggiori risultati dal punto di vista tecnico, in quanto prima si inizia a praticare questo sport, più si gioca e, dunque, più si può migliorare. Nei prossimi quattro anni vorremmo superare le 100 tesserate al di sotto dei 18 anni. Questo ci porterebbe a iniziare a pensare a qualcosa che oggi è ancora impossibile a causa di un’età non omogenea, vale a dire poter fare un’attività internazionale. Mi piacerebbe, inoltre, cominciare ad avviare le società dell’interno a fare quello che già stanno facendo con i maschi. A livello giovanile, dunque, fare un’attività mista, così da poter creare in un futuro un campionato sammarinese femminile”.
Ma la visione di Selva non è esclusivamente legata al settore femminile.
“Ognuno di noi -prosegue-, oltre ad avere un proprio settore, partecipa a tutte le altre decisioni. Credo che la nostra Federazione, per quanto cresciuta negli ultimi anni, debba evolversi e per farlo è necessario attuare una riorganizzazione del sistema Federazione stessa, dal punto di vista tecnico, amministrativo e organizzativo. E’ essenziale se vogliamo stare al passo con le altre Federazioni. Credo che questo sia il momento adatto per fare dei cambiamenti. Penso inoltre che vada potenziata la collaborazione con società e associazioni, ovvero coloro che operano sul campo e trattano di calcio tutti i giorni. E’ una cosa necessaria per prendere coscienza di tutti i problemi e risolverli, e andrà fatto con una serie di incontri periodici. Già attuando questi primi due punti si otterrebbe una maggior trasparenza, che deve essere la priorità. Infine penso che si debba andare verso una modernità che, in questo momento, non c’è. Occorrono un sito internet all’altezza e dei profili social, solo così possiamo farci conoscere in tutto il mondo. Abbiamo fatto un esperimento iniziale proprio come calcio femminile e sta funzionando alla grande. Per farlo dobbiamo coinvolgere tutte le componenti interne alla Federazione e individuare le persone giuste”.
Prima di chiudere un ringraziamento.
“Ci tengo a ringraziare Giorgio Crescentini -conclude Selva-. Spero che la sua salute continui ad assisterlo il più a lungo possibile, perché la sua figura può essere ancora importante per la Federazione. In questi quattro anni mi ha sempre aiutato. E una persona che ha dato tanto alla Federazione; quello che c’è attualmente è merito suo. Mi auguro che il presidente che verrà dopo di lui porti avanti il suo lavoro, abbia le stesse doti umane che e soprattutto le stesse capacità politiche che ha avuto nella sua gestione. Ringrazio anche il segretario e tutti i consiglieri con i quali ho condiviso questi quattro anni di lavoro”. La Tribuna Sammarinese
