San Marino. Intervista a Cristina Nicolini, finalista Masterchef Italia 2017

Anche se la rubrica si chiama ”cartellino rosso” oggi potremmo rinominarla ”cartellino verde” dato che abbiamo con noi Cristina Nicolini, secondo posto Masterchef VI e vanto per la cucina sammarinese e romagnola.

Cristina buon giorno e comunque ancora tanti complimenti per un secondo posto a Masterchef che non è assolutamente poco! Se lo aspettava un risultato del genere un anno fa o all’inizio della trasmissione?

No, non mi sarei mai sognata nemmeno di conquistare il grembiule di Masterchef..arrivare addirittura allo scontro finale era per me impensabile..ma mio fratello Andrea invece ha sempre creduto in me e ha compilato la mia iscrizione..per cui mi ha spinto a fare quel passettino in più..lo dovrò ringraziare per sempre!

Come è nata la sua passione per la cucina di alto livello? chi sono stati i suoi maestri e/o a chi si è ispirata? Chi stima di più tra gli chef italiani?

La mia passione per la cucina è nata fin da piccolissima, amavo scoprire sapori nuovi..poi da quando sono uscita di casa per gli studi o per lo sport ho scoperto che la cucina era il mio ‘posto sicuro’ il luogo in cui mi potevo esprimere (io con le parole faccio fatica..sono una timidona..ma si può parlare anche con i piatti o con degli sguardi). La mia stima maggiore va a Massimo Bottura..lo stimo come persona, mi piace la sua filosofia di vita, punta sempre all’eccellenza e alla qualità nei suoi piatti senza mai tralasciare l’umiltà.. Una stima particolare anche per lo Chef Cannavacciuolo e Carlo Cracco che sono indubbiamente stati miei maestri..adoro poi la cucina di Uliassi, Viviana Varese e Rosanna Marziale..mamma mia se mi metto a dire tutti gli Chef che ammiro non finisco più..una cosa che accomuna tutti loro è il rispetto per la materia prima..perché alla fine parte sempre tutto da quella!

Il piatto che secondo lei le è venuto meglio tra i tanti che ha elaborato per i giudici di Masterchef? E perchè..

Non so se sia quello che è venuto meglio ma io sono legata in particolare modo alla “rosa bianca”, (foto a lato), il primo piatto presentato nella finalissima, si tratta di una rosa di seppia su un letto di ruccola è un gelato allo squacquerone con chips al nero di seppia. Credo che mi rappresenti molto in quanto c’è la delicatezza e la fragilità che si notano soltanto se si va oltre l’apparenza e oltre “le spine”. Credo proprio che questo piatto parli di me!

Ecco i giudici, chi le piaceva di più e chi di meno. Ho visto Barbieri che era sempre un po’ molto critico nei confronti dei suoi piatti..

I giudici sono tutti favolosi, persone stupende, professionali che ti spingono sempre a dare il massimo perché non si accontentano mai. Detto questo ho un piccolo (in realtà grande) debole per lo Chef Carlo Cracco..difficile dimenticare i suoi sguardi!

Ora che cosa farà? Ha già delle proposte? Lascerà lo studio di avvocati di famiglia?

Ora devo costruire il mio futuro..ho fatto la mia scelta e inseguo il mio sogno in cucina..ho comunque voluto prendere l’abilitazione da avvocato e notaio perché era giusto concludere il mio percorso di studi..non mi piace lasciare le cose a metà..ma ora il mio cuore mi dice che devo cucinare..ho tantissime proposte per fortuna..e io non vedo l’ora di accendere i fornelli!

Cara Cristina, penso l’affetto che tutti i sammarinesi hanno nei suoi confronti sia tangibile, le auguro buona fortuna per il futuro e continui sempre a credere in quello che fa come ha fatto a Masterchef, sicuramente avrà dei buonissimi risultati. Lei, anche se in un format, ha tenuto alto il nome di San Marino e ha fatto vedere, finalmente, anche la parte positiva di questo paese. Di questo sono il primo a ringraziarla. In bocca al lupo!

Grazie a voi che mi avete sempre sostenuto. E’ stato un onore per me! CREPI IL LUPO..mi servirà perché ora si incomincia!

 

Marco Severini – Direttore del Giornalesm, editorialista de La Tribuna sammarinese