San Marino. Intervista di Repubblica Sm ad Alessandro Mancini: “Qualcosa sta cambiando”

Venerdì scorso in un incontro a dir poco inconsueto i tecnici internazionali hanno visto e sentito i gruppi di opposizione. Segno che la situazione è critica e che da ora in poi nessuna decisione potrà esser presa a cuor leggero. Vale a dire che qualunque soluzione verrà messa in campo, comporterà inevitabilmente dei cambiamenti e peserà in termini di ulteriori sacrifici per i cittadini. Siamo dunque per il Paese ad una svolta e sarebbe necessario che in questo momento si lasciassero da parte le divisioni e si pensasse tutti assieme ad una soluzione condivisa. Questo è sembrato essere il messaggio dei tecnici internazionali del FMI. Il nostro giornale ne ha parlato con il Consigliere del partito socialista Alessandro Mancini.

In politica opposizione e maggioranza tutto devono fare fuorché andare d’amore e d’accordo. E tuttavia il momento critico richiede almeno la responsabilità di confrontarsi realisticamente con la realtà e darne un quadro il più possibile veritiero. Le notizie che sono emerse ad esempio sull’incontro con l’FMI da una parte e dall’altra parlano di due realtà completamente diverse. Come dovrebbe fare un cittadino per avere una lettura obiettiva delle cose che accadono nel Paese?
“La ringrazio per la domanda che trovo molto pertinente e che mi permette di fare il punto su una questione più generale, di analizzare cioè la politica di questo anno di legislatura. Non è soltanto sull’incontro con il FMI che la gente non ha potuto avere un quadro obiettivo, rispetto a tutto ciò che accade a Palazzo la gente si sente sempre più disorientata, non ha gli strumenti per capire e per questo si allontana dalla politica. Ciò è in primo luogo frutto dell’autoreferenzialità di questo governo che non parla con nessuno. E tuttavia ci sono anche responsabilità in capo alle opposizioni che non sono riuscite, nonostante i molti sforzi fatti, a far capire fino in fondo la gravità della situazione in cui versa San Marino ai sammarinesi. Non parlo dunque soltanto di problematiche finanziarie”.

In che modo si potrebbe riuscire ad esser più vicini alla cittadinanza?
“Senza creare allarmismi come era stato fatto da questa maggioranza durante il primo mese di legislatura. Le persone chiedono soltanto di poter capire e ragionare con la propria testa. Occorre dar loro informazioni di prima mano e dati. Cose che ad oggi non abbiamo nemmeno noi perché tutto è tenuto nascosto. L’aqr per le banche è la fotografia a colori che finalmente potrebbe fare chiarezza sul sistema finanziario sammarinese. Essa tuttavia non è ancora mai stata completata e diffusa, contrariamente a quanto annunciato già lo scorso maggio”.

Ma la situazione dal suo punto di vista è veramente grave?
“La situazione è assolutamente grave. Molti problemi che nessuno voleva nascondere in questo anno di legislatura si sono amplificati perché il governo sta operando in maniera arrogante e con la presunzione di poter fare tutto da solo, sono addirittura state escluse le categorie e le forze sindacali. Per non parlare delle molte professionalità che questo governo ha allontanato per ragioni di appartenenza politica. Circolano nella maggioranza sentimenti nocivi, uno di questi è la vendetta, che stanno alla base di operazioni come quella legata alla vicenda Asset Banca”.

Come ha reagito alla notizia della ricusazione del giudice che avrebbe dovuto esprimersi sulla questione Asset Banca?
“E’ un atto che desta in me molta preoccupazione che dovrebbe fungere anche per la gente come un campanello d’allarme. Le ragioni a me sono sconosciute. Sulla questione Asset episodi come questi si sono sommati. Da parte di Banca Centrale c’è paura della sentenza, dall’altro questa paura si trasforma in un’arroganza inaccettabile. Gli organi dello Stato si screditano a vicenda e le persone perdono inevitabilmente fiducia. Parlo dei cittadini ma anche di coloro che da fuori investono nel nostro Paese”.

Se viene a mancare la fiducia nella certezza del diritto crolla tutto. Qualcosa cambierà?
“Qualcosa per fortuna sta già cambiando. La forza di questo governo sino a questo momento è stata la debolezza della sua maggioranza. In questi dodici mesi hanno deciso in pochi, anzi in pochissimi. Ora invece mi è parso di cogliere qualche segnale di cambiamento in una forza di maggioranza che non ha responsabilità passate di governo e che ora sembrerebbe meno disposta ad accettare tutto a scatola chiusa. Il fatto che vogliano vederci chiaro su questioni delicate come gli Npl è di per sé qualcosa di positivo. Segnali di rassicurazione sono giunti poi anche dal Fmi che ha lasciato chiaramente intendere che per decidere su questioni che cambieranno la vita dei sammarinesi dovrà esserci massima condivisione”.

Olga Mattioli