Intervista piacevole con un amico, da sempre, di Giornalesm.com: Lazzaro Rossini, figlio dell’ex Reggente e nota politico Fausta Morganti. Lazzaro ci ha rilasciato una breve intervista dove si è parlato più che altro di politica e di futuro per San Marino: eccola.
Da quando hai lasciato il Psd?
Da circa un anno, il 18 ottobre 2014.
Perchè sei uscito e sei ancora convinto di questa scelta?
Ogni volta che leggo qualcosa del PSD mi convinco sempre di più.
Il motivo della mia uscita è stata la bocciatura dell’istanza d’arengo sulla depenalizzazione dell’aborto a San Marino; ancora le donne sammarinesi lo devono fare clandestinamente e noi facciamo finta di non vedere. Ma questa è stata solo la goccia che ha fatto traboccare un vaso stracolmo.
Fa un po’ schifo sta cosa, no?
Si, diciamo che si sono giocati l’ennesima carta per essere rappresentativi di quello che dovrebbe essere un partito di sinistra.
Per te esiste la libertà a San Marino?
Al momento no, però bisogna riconquistarla. In un paese in cui tutto il potere è in mano al governo, il consiglio non conta niente, la pubblica amministrazione è solo una proiezione del governo; non c’è Democrazia, dunque non può esserci Libertà. C’è solo una piccola cricca che ancora domina su tutto.
E l’opposizione come la vedi?
L’opposizione a San Marino, di qualsiasi colore essa sia, storicamente non ha mai contato molto, tantomeno oggi. Cerca di porre l’accento su temi importanti, ma di fatto l’estrema frammentazione e l’incapacità di proporre un alternativa la condanna all’inutilità.
L’hai seguita un po’ la questione Arzilli?
Certo che l’ho seguita. Se consideriamo veritiere tutte le cose emerse dalla trasmissione TV7, ciò che viene fuori è palese e può essere considerato riciclaggio; non è che si consiglia o si da un suggerimento, qui si propone un “servizio” ben definito offerto dalla gioielleria in questione.
Arzilli dovrebbe rimettere il suo mandato nelle mani di chi glielo ha dato non del suo movimento, così come avrebbero dovuto fare i suoi colleghi prima di lui, purtroppo è passata questa moda, come la moda del “a mia insaputa” che sa tanto di presa per i fondelli.
Dispiace vedere questa storica società sammarinese coinvolta in questa situazione, però se si vuole andare verso la trasparenza, verso questo nuovo standard, verso quello che da anni propinano i vari governi, non ci possiamo più permettere di avere DUE PESI E DUE MISURE.
Perchè, secondo te, l’opposizione non ha presentato una mozione di sfiducia?
Non lo so, non riesco a capirlo. Forse perchè attendono di vedere cosa viene fuori dal dibattito segreto; spero che lo facciano il prima possibile.
Secondo te è stato giusto renderlo segreto questo dibattito?
Quando si parla di fatti personali ci potrebbe stare, però visto che siamo in un momento in cui la trasparenza è la cosa più importante non vedo la necessità così forte di renderlo segreto. Un bel dibattito pubblico avrebbe chiarito tanti aspetti; avrebbe dato una visione più chiara della politica, invece si segue sempre i soliti schemi. Facce diverse, soliti schemi.
Cambiamo tutto per non cambiare niente?
Esatto, siamo passati dai Gatti ai Gattopardi.
Come si evolverà il quadro politico sammarinese? Se si evolverà.
I vecchi partiti tradizionali sono in fibrillazione perchè tutti hanno da perdere da eventuali elezioni anticipate e da cambi politici; anche la granitica solidità della Dc può venir meno. Anche loro hanno paura di finire all’opposizione è per questo che sono tutti in agitazione. Il servizio di TV7 a Pinuccio Arzilli non credo che sia stato fatto per caso, qualcuno l’ha voluto proprio per destabilizzare il quadro politico. Se si vuole ragionare su chi giova questo scandalo si fa presto a trovare a chi può essere stato utile; quello è il mandante.
Si cercano nuove alleanze per garantirsi un nuovo governo. I “poteri forti” non possono permettersi di perdere i loro referenti politici perchè poi non potrebbero più fare le loro “cose”.
Però c’è questa fibrillazione; nuove coalizioni che siano in grado di vincere le elezioni non ne vedo, ne fra le nuove e ne fra le vecchie; ora è tutto confuso. Quello che mi atterrisce di più è che non vedo, nei partiti tradizionali, una vera volontà di cambiare le cose, e, nei nuovi movimenti, una vera volontà di governare questo paese.
Elezioni a breve?
Secondo me si, faranno la legge di bilancio …. ed andremo alle elezioni appena i “poteri forti” formeranno la coalizione che potrà vincere. Poi se fanno le elezioni il prossimo anno i referendum si spostano all’anno dopo ancora, referendum che sarebbero un’altra batosta per la vecchia politica; dunque sì, direi che le elezioni sono dietro l’angolo, al massimo sei o sette mesi.
Marco Severini – Direttore del Giornalesm.com