San Marino. Investimenti AASS: chiarezza, strategia e risposte concrete nella serata pubblica di Libera

Grande partecipazione e un confronto schietto hanno caratterizzato la serata pubblica “Sovranità energetica e transizione ecologica: strategie per uno sviluppo sostenibile a San Marino”, organizzata giovedì sera da Libera presso la Sala Montelupo di Domagnano. L’evento ha offerto l’opportunità di approfondire le scelte strategiche della Repubblica in campo energetico, con un focus specifico sull’importante investimento realizzato da AASS per un impianto fotovoltaico in provincia di Brescia. Di fronte a una platea attenta e desiderosa di comprendere, i relatori hanno fornito risposte puntuali alle domande dei cittadini e chiarito i dubbi sollevati anche dall’interpellanza delle opposizioni.

L’instabilità dei mercati energetici globali e l’urgenza della transizione ecologica impongono a San Marino scelte coraggiose e lungimiranti. Come sottolineato dal Segretario di Stato per il Lavoro, Alessandro Bevitori, l’operazione AASS si inserisce pienamente in questa visione strategica: “La politica energetica del Paese, delineata negli ultimi vent’anni e ribadita dal PEN 2023-2026, mira all’autonomia attraverso un mix di azioni: risparmio, produzione interna su suolo pubblico e privato, e inevitabilmente investimenti mirati fuori territorio per coprire la quota preponderante del fabbisogno. L’impianto di Brescia è un passo concreto in questa direzione, non un’iniziativa isolata, ma parte di un percorso volto a garantire stabilità e sostenibilità alle forniture energetiche della Repubblica. L’investimento, per un ammontare di circa 12 milioni di euro, è calibrato per assicurare una copertura stimata del 7-8% del fabbisogno nazionale, garantendo una stabilità trentennale essenziale per l’intero sistema Paese”.

Le critiche mosse riguardo la scelta della localizzazione nel Nord Italia, anziché al Sud per massimizzare la produttività, sono state affrontate dall’Ingegnere e Consigliere Gerardo Giovagnoli. “La scelta di Brescia”, ha spiegato Giovagnoli, “non è stata casuale, ma dettata da un’attenta valutazione dei rischi e delle opportunità. È stato privilegiato un progetto con autorizzazioni solide e, fattore determinante, con una connessione alla rete elettrica nazionale italiana agevole e sicura. Tale orientamento rispetta pienamente il principio cardine del Piano Energetico Nazionale che indica di prediligere ‘impianti pronti all’esercizio al fine di minimizzare i rischi di sviluppo e costruzione’. Le pur innegabili potenzialità del Sud Italia si scontrano attualmente con significative criticità infrastrutturali della rete Terna, che avrebbero aumentato i rischi e le incertezze per un investimento così strategico. Inoltre, l’impianto utilizzerà tecnologie avanzate come inseguitori solari e pannelli bifacciali per ottimizzare la produzione anche in Nord Italia”.

Il Direttore Generale di AASS, Raoul Chiaruzzi, è intervenuto per fare chiarezza sugli aspetti economici e gestionali, rispondendo ai dubbi sulla valutazione della società acquisita e sulla trasparenza. “Il valore di oltre 1,3 milioni di euro per Atlas Solar 12 non riflette il mero capitale sociale, bensì il bene immateriale rappresentato da un’autorizzazione unica ambientale già ottenuta, solida e con termini per ricorsi scaduti: un asset fondamentale che minimizza i rischi di sviluppo. Nonostante la società acquisita avesse un capitale sociale di 10.000 euro, abbiamo condotto una due diligence approfondita, avvalendoci di consulenti esperti, che ha confermato la congruità del prezzo basato sul valore dell’asset autorizzativo e non sul mero capitale sociale. La costituzione della AASS Holding Srl, invece, risponde a precise esigenze operative e fiscali per agire all’estero, ma opera sotto il pieno controllo dell’Azienda Autonoma, garantendo che l’interesse pubblico sammarinese resti al centro di ogni decisione, anche per le future fasi di costruzione”. Chiaruzzi ha inoltre precisato la tempistica della comunicazione alla Commissione Consiliare III, avvenuta prima della cessione effettiva delle quote e nel rispetto della necessaria riservatezza per non compromettere la trattativa.

L’impatto economico generale e l’inserimento dell’operazione nel quadro della sicurezza energetica nazionale sono stati illustrati da Renzo Giardi, Presidente del Consiglio di amministrazione di AASS. “Questo investimento”, ha affermato Giardi, “rappresenta un tassello importante per diversificare le fonti di approvvigionamento e ridurre la dipendenza dalle fluttuazioni del mercato internazionale. Assicurare una quota significativa del nostro fabbisogno a un costo stabile per i prossimi 30 anni porta benefici non solo ad AASS, ma all’intero sistema economico, contribuendo alla competitività delle imprese e offrendo una prospettiva di maggiore stabilità per le bollette di famiglie e aziende. È un’operazione che può anche stimolare ulteriori sviluppi nel settore delle rinnovabili sul nostro territorio. Contrariamente alle preoccupazioni sollevate circa la mancanza di una strategia complessiva, la stabilizzazione dei costi energetici per i prossimi tre decenni è un elemento fondamentale che accresce la capacità di pianificazione strategica interna, fornendo la base finanziaria per ulteriori investimenti sul suolo sammarinese “.

Infine, l’Ing. Andrea Mina, esperto di energie rinnovabili, ha offerto una prospettiva tecnica sulle alternative e sul potenziale interno. “L’investimento esterno è una componente necessaria data la scala del nostro fabbisogno, ma non esclude, anzi deve affiancarsi, a un deciso sviluppo delle rinnovabili sul nostro territorio”, ha commentato Mina. “Esistono potenzialità importanti per impianti diffusi, comunità energetiche e per un forte impulso all’efficienza energetica. L’operazione AASS fornisce le risorse e la stabilità finanziaria indispensabili per perseguire con forza l’obiettivo di ‘San Marino Stato Solare’, pur consapevoli delle sfide tecniche che comporta”.

La serata si è conclusa con un vivace dibattito, durante il quale i relatori hanno risposto alle numerose domande, ribadendo l’impegno per la massima trasparenza e per un percorso condiviso verso un futuro energetico più sicuro, sostenibile e autonomo per la Repubblica di San Marino. L’investimento di Brescia, è stato chiarito, non preclude ma anzi supporta gli sforzi per massimizzare la produzione interna, come dimostra l’impianto già realizzato sulla sede AASS, primo passo di un programma più ampio di efficientamento degli edifici pubblici.

Comunicato stampa – Libera – San Marino