Capodanno, giorno di festeggiamenti e di buoni propositi. Di desideri e obiettivi. Quale augurio più bello di un articolo sul prestigioso quotidiano nazionale italiano “Avvenire”? Si parla di banche, ma questa volta la vetrina è decisamente positiva, visto che non si spara contro il Paese, né contro il nostro sistema economico. Al contrario, in un momento storico in cui puntare il dito contro gli istituti di credito sembra lo sport nazionale, il giornalista di Avvenire prende Asset Banca quale esempio virtuoso da seguire. Il motivo è presto detto: Asset Banca preferisce investire i propri soldi sul territorio. In questi anni sono stati talmente tanti i progetti culturali, sociali, sportivi che l’istituto sammarinese ha sponsorizzato, che si perde letteralmente il conto. Numerosi i milioni di euro che sono ritornati ai sammarinesi sotto varie forme. Sfidiamo chi legge queste righe a dire se non conosce qualcuno che non abbia beneficiato dell’aiuto di Asset, anche solo magari per organizzare una festa di studenti! Un impegno concreto che non è passato inosservato agli esperti economici italiani che elogiano il modello Asset. Con il Natale appena trascorso, viene alla mente la favola per eccellenza di questo periodo: “La vita è meravigliosa” di Frank Capra. In sostanza ad un uomo che vuole suicidarsi, un angelo mostra come sarebbe la vita di tutti quanti se lui non fosse mai esistito, ovvero se avesse portato a compimento il folle gesto. Anche noi vogliamo fare un gioco simile. Che cosa accadrebbe alla comunità sammarinese se qualcuno facesse “sparire” un istituto che crede nel proprio tessuto sociale? Parafrasando ciò che ha detto Obama all’indomani delle elezioni di Donald Trump, sicuramente il sole sorgerebbe lo stesso a San Marino. Eppure i milioni di euro che questa banca ha investito e investe, dall’oggi al domani verrebbero meno. Come nel film di Capra assisteremmo a una fabbrica che non aprirà mai o ad una associazione sportiva costretta a chiudere. A un veglione studentesco che non “ballerà” mai o a un progetto che non vedrà mai la luce. Insomma, è sempre sbagliato demonizzare una istituzione a prescindere. “Avvenire” lo ha capito, andando contro corrente e sottolineando anche la parte “buona” e positiva delle banche. Nella speranza che possa essere di buon auspicio per tutto il sistema economico per l’anno che va a cominciare. La Tribuna Sammarinese
