BILANCIO 2021 DEL PRESIDIO MICOLOGICO
Tempo di bilanci per il Presidio Micologico. Allestito all’interno dell’Ospedale di San Marino, il servizio è attivato in collaborazione con l’Istituto per la Sicurezza Sociale e assiste gli appassionati di funghi soprattutto nella cernita del raccolto.
L’attività dell’Associazione Micologica inizia in settembre e si conclude a fine novembre. Fra le sue principali attività c’è il supporto agli appassionati di funghi nella cernita del raccolto, il riconoscimento delle specie e l’eventuale commestibilità. Gli ispettori micologici inoltre rilasciano la certificazione di avvenuto controllo dei funghi raccolti, forniscono informazioni sui corretti comportamenti da tenere nei boschi, onde evitare comportamenti avventati e intossicazioni durante le uscite nei boschi; danno consulenze di pronto soccorso nei casi di intossicazioni da funghi avvelenati e non ultimo dispensano consigli sulla loro preparazione e conservazione.
Entrando nel merito dei numeri, in questa stagione 2021, sono state eseguite 73 cernite di funghi (13 in settembre, 29 in ottobre e 31 in novembre), di cui 12 con specie tossiche o velenose ( 1 in settembre, 5 in ottobre e 7 in novembre). Fra le specie più diffuse trovate nei raccolti ci sono gli Agrocybe aegerita (pioppino o piopparello): 12 cernite; a seguire gli Armillaria mellea (chiodino): 11 cernite e i Tricholoma terreum (moretta): 9 cernite.
Per quanto riguarda i raccolti, 2 cernite di altrettanti raccolti presentavano ben 12 varietà di funghi. Entrambe portate al Presidio Micologico da raccoglitori esperti, contenevano soprattutto varietà commestibili, più qualche altro fungo che i raccoglitori avevano già considerato di dubbia provenienza, portati ad analizzare soprattutto per chiedere maggiori informazioni agli ispettori micologi.
La proficua e fondamentale collaborazione fra l’ISS e l’Associazione Micologica che svolge l’attività a titolo gratuito, dura da 30 anni, ed è al servizio di utenti, nuovi o abituali. Il Presidio Micologico evidenzia l’importanza di potersi rivolgere a personale di elevata formazione in ambito micologico per avere la certezza di consumare un raccolto di funghi nella massima salvaguardia della salute. Gli stessi utenti gli riconoscono infatti l’utilità come luogo di informazione e diffusione di cultura ambientale.