San Marino. Iss: “dalla padella di Ciavatta, alla brace di Bevere” catapultato a guidare una realtà che non conosce … di Enrico Lazzari

Enrico Lazzari

…E ci risiamo. Ci risiamo nel vecchio vizio del più radicato provincialismo biancazzurro che, oltre a ledere la dignità della comunità sammarinese, porta super-manager -solitamente strapagati (sarebbe bello sapere il costo preciso, con diritti e doveri del novo vertice Iss)- a guidare realtà che neppure conoscono.
E’ accaduto in passato, quando la sinistra socialista del Titano si rimetteva alla scelta dei “compagni” italiani -quelli “pentiti” post-caduta del Muro- per la definizione di ogni incarico dirigenziale importante e delicato. Come spiegano i “ben informati”, accadde in tempi passati con i vertici della Gendarmeria, con ruoli chiave nella Giustizia, nella finanza e negli organismi bancari, nonché con consulenze delicate in diversi ambiti governativi e nella definizione non poche riforme… Una pratica che si interruppe, forse, solo con la salita al potere dell’attuale Repubblica Futura e del governo di cui era perno. Ma, ci si permetta, visti gli esiti e le conclusioni di “indagini” ed approfondimenti delle diverse commissioni consiliari, il nuovo “metodo” riuscì a far rimpiangere il vecchio… Quasi che l’italiano Pd fosse più attento alle sorti del Titano di quanto lo sia stato l’esecutivo Adesso.sm, il quale “regnò” nel periodo di massimo potere della ormai celebre e famosa “cricca” che occupò pressoché tutti i posti chiave della gestione finanziaria e bancaria sammarinese.
Ma questa è un’altra storia, che ha ormai strascichi soltanto nelle conseguenze del disastro economico generato e nell’incomprensibile arroccamento che certe forze politiche (anche qui Rf in testa) dimostrano continuamente nella difesa di un sistema organizzativo della giustizia che ha evidenziato l’urgenza di anche profonde riforme. Assisteremo nei prossimi giorni all’ennesima puntata di questa tragicomica telenovela, quando in Consiglio Grande e Generale si discuteranno in seconda lettura due riforme del sistema giudiziario. Sarà una semplice coincidenza che coloro che oggi osteggiano con più decisione e veemenza ogni intervento in materia giudiziaria siano gli stessi partiti e organi di informazione indicati già a i tempi del Processo Mazzini nonché -più o meno chiaramente- negli esiti di una Commissione Consigliare di inchiesta come -magari inconsciamente- non troppo nemici della “cricca”?
Ma anche questa è un’altra storia che, però, incute nei più “maligni” e pessimisti un inquietante dubbio: la “cricca” oltre a ormai smascherate possibili infiltrazioni nell’esecutivo di Adesso.sm ha ancora potere nella definizione della linea politica di qualche partito sammarinese? Chissà…
L’attenzione di oggi, relativamente ai super-manager incaricati con la consulenza di poteri stranieri. In questo caso, ovvero sull’incarico ISS a Bevere, le solite voci di corridoio -che nessuno confermerà e che quindi vanno trattate con la massima prudenza e scetticismo- parlano di una “consulenza” fornita ai governanti sammarinesi dalla componente “ciellina” del Pd. Il risultato, evidenziato nella prima relazione-Bevere, “scopiazzata” da relazioni già prodotte settimane prima dai vertici sammarinesi dell’Iss, è un insieme di considerazioni e valutazioni già note unite a concetti e raccomandazioni che non hanno fatto altro che evidenziare la profonda non conoscenza del relatore del sistema sanitario sammarinese.
La migliore sintesi del delicato lavoro l’ha fatta Libera nei giorni scorsi: “…non ci sentiamo in buone mani: anzi dalla ‘padella’ di Ciavatta, siamo finiti nella ‘brace’ di Bevere” che, “sempre a leggere la relazione, appare catapultato in una realtà a lui avulsa” come “si comprende proprio dal fatto che vengono scritte banalità e cose sbagliate, nonostante il lauto stipendio”.
Impossibile dare torto all’estrema sinistra sammarinese viste le incongruenze contenute nella relazione che hanno evidenziato come il super-manager dallo stipendio secretato, o chi per lui, non conosca la realtà in cui è approdato.
L’elenco di queste incongruità lo fa sempre Libera analizzando la releazione:
– non sa come è organizzato oggi il nostro bilancio;
– non sa che alcune sue proposte sono già state attuate da anni;
– non sa che uffici giuridici ed economici sono sotto la medesima direzione da almeno 15 anni;
– non sa che c’è già l’interscambiabilità tra impiegati di medesimo PDR;
– non sa che l’ufficio di coordinamento è già in staff alla direzione sanitaria e socio sanitaria;
– non sa che la legittimità degli atti amministrativi che avviene per legge n.68/89, non spetta ai sindaci revisori le cui funzioni sono definite dalla legge 165/2004…
Ma chi ha scelto il novo dirigente? Il Segretario di Stato alla Sanità, Roberto Ciavatta, ha letto la relazione-Bevere? Se sì, cosa aspetta a trarre conclusioni ovvie, sia sulle sue responsabilità che sul futuro dell’Iss?

Enrico Lazzari