San Marino. ISS e Servizio Sanitario, entro fine anno il rinnovo di 59 incarichi a “gettone”… E alcuni appaiono quanto mai onerosi. In arrivo 20 guardie mediche territoriali

Enrico Lazzari, editorialista di GiornaleSM

Sono ben 59 gli incarichi -diciamo- a “gettone” che il Comitato Esecutivo dell’Iss, su autorizzazione del Congresso di Stato, dovrà rinnovare perchè in scadenza il prossimo 31 dicembre. Un dato che potrebbe, forse -anche se una rondine non fa primavera, ricorda un saggio adagio popolare-, ridimensionarsi nel tempo vista la buona adesione ad un recente concorso indetto per assumere un medico in Ortopedia. Un risultato, questo, in controtendenza che, si spera, possa significare un primo recupero di appetibilità per il lavoro in San Marino della categoria medica.

Vedremo… In tal senso le problematiche restano pesanti, a cominciare dalle “penalizzazioni” che i “camici bianchi” italiani occupati sul Titano hanno in termini previdenziali rispetto ai colleghi occupati in Penisola e che, seppure ormai sul tavolo della controparte romana, non sembrano di veloce risoluzione.

Sta di fatto, come anticipato, che con la delibera n.3 emanata nella seduta straordinaria del 12 dicembre scorso, il Comitato Esecutivo dell’ISS ha autorizzato “alla stipula dei contratti di collaborazione a convenzione e consulenza per l’anno 2024” con 79 professionisti. 

Ma come sono distribuiti, nei vari reparti e specificità sanitarie, questi 47 collaboratori a “gettone”? Nel seguente modo, come si evince dalla delibera stessa:

– Oculistica: Matteo Forlini per 20 ore settimanali; Francesco Gaudenzi per 80 ore mensili; Alfonso Giovanini massimo 4 accessi accessi annuali per un totale di 7 ore ciascuno; Gianluca Laffi per 6 accessi annuali.

– Dermatologia: Vincenzo Goffreda da 4 a 6 accessi mensili di 8 o 9 ore ciascuno; Stefano Messori un accesso settimanale di 5 ore;

– Pediatria: Luciana Migliozzi max 32 ore al mese; Alberto Marsicani 6 ore mensili; Maurizio Baruzzi, Cesare Renzelli e Alejandra Maria Tarchini max 4 turni mensili di 12 ore ciascuno.

– Cardiologia: Saverino La Placa 10 ore annuali per attività di formazione.

– Geriatria: Luigi Zavoli 40 ore mensili.

– Chirurgia Generale Urologia: Carlo Daniele max 50 accessi annuali.

– Chirurgia Generale – Plastica: Davide Forcellini 540 ore all’anno.

– Chirurgia Generale – Vascolare: Francesco Mascoli max 70 ore annuali; Alessandro Pilato 2 o 3 accessi settimanali di 5 ore ciascuno.

– Chirurgia e Radiologia: Teodoro Meloni fino ad un massimo di 50 interventi annuali

– Chirurgia Generale: Arnaldo Filippini max 4 accessi all’anno; Michele Gallucci, Francesco Facciolo ed Enrico Vizza in base a necessità Iss;

– Radiologia: Mario De Nicolò 25 ore a settimana; Alessandro Caruso Lombardi massimo 15 ore a settimana.

– Ortopedia: Fabrizio Campi 10 ore al mese per attività ambulatoriale e due accessi mensili per interventi chirurgici; Gianluca Camillieri massimo 750 ore all’anno; Gabriele Faini tre accessi settimanali di 6 ore; Luciano Perrone tre accessi settimanali di 7 ore.

– Medicina Riabilitativa: Cleto Guerra un accesso settimanale.

– Ostetricia e Ginecologia: Alfredo Ercoli tre accessi ogni anni; Mauro Salieri due fine settimana al mese.

– Pronto Soccorso: Alessia Procaccini 24 ore a settimana.

– Pediatria – Servizio Minori – Neurologia: Giuseppe Gobbi 60 ore ogni anno.

– Medicina dello Sport: Marco Marino Benedettini un accesso di 5 ore a settimana.

– Malattie Infettive: Massimo Arlotti in base alle esigenze espresse dall’Iss con un massimo di 24 ore mensili.

– Salute Mentale: Umberto Nizzoli 6 accessi annuali presso ciascuna U.O di 3 ore ciascuno (anche S.T.D); Pier Venanzio Bandieri 60 ore mensili per attività di tutoraggio e di formazione; Sara Pavoni 28 ore settimanali, Agide Montemaggi 80 ore mensili.

– Servizio Minori: Massimiliano Paglione 960 ore annuali, Paola Maltoni max 144 ore all’anno; Giada Mancini 30 ore settimanali

– Assistenza Residenziale Anziani: Tiziano Bugli sette accessi annuali di 4 ore ciascuno.

– Disabilità e Assistenza Residenziale: Letizia Ghiotti 3 ore e 30 minuti  a settimana da 1 gennaio a 15 giugno e da 15 settembre a 31 dicembre; Nicola Rosti 2 ore e 30 minuti a settimana; Silvia Ceccoli 15 ore a settimana.

– Ufficio Ingegneria Clinica: Rocco Papini (Ditta ArkingTech) tre accessi a settimana; Michele Nicolini incarichi vari anche di formazione.

– Ufficio Contabilità: Ercolani Lorenzo massimo 36 ore a settimana.

– Farmacia: Emanuele Raschi 10 accessi all’anno.

– Formazione, Comunicazione, URP, qualità e accreditamento: Franco Cavalli, 144 ore anno; Andrea Mularoni 80 ore mensili.

– Medicina Legale: Roberto D’Alessandro, Grossi Maurizio, Aurelio Caminiti, Elisa Sancisi, Flavio Savelli, Daniele Severi.

– Infine, nel Dipartimento Sociosanitario, per le Cure Primarie e Salute Territoriale: Guardia Medica Territoriale fino a 20 professionisti (da individuare).

Dunque, i ruoli “vacanti”, non occupati da personale regolarmente assunto sono addirittura 59. Che si apprestano a divenire anche 79 con l’arruolamento di medici per coprire la Guardia Medica. Tutti incarichi part-time, a “gettone”, che in quanto tali rappresentano un costo importante per le casse dell’ISS. Perdipiù, questo tipo di collaborazioni non possono garantire una continuità e una stabilità del servizio sanitario nel suo complesso, se non per il tempo definito in contratto.

Se ampia parte di questi collaboratori a contratto non evidenziano paghe orarie eclatanti (anzi, in alcuni casi il compenso sembra essere alquanto basso) non sono pochi i compensi che hanno attirato la mia attenzione. Ben inteso, non significa che non siano “paghe” congrue al ruolo, ma che rappresentano voci di spesa importanti in rapporto alle ore di servizio prestato. Vediamone alcuni, partendo da Rocco Papini (Ditta Arkingtech) che per tre accessi a settimana che avrà un contratto nel 2024 di 40.000 euro, più un cap massimo di 5.000€ a titolo di rimborso spese; inoltre, percepirà anche 15.000 euro complessivi annuali per attività di Rspp e max altri “5.000 per corsi di formazione per Rspp documentati”. In pratica da 55.000 a 60.000 euro più max 10.000 euro di rimborsi spese a fronte di tre accessi settimanali.

A fronte di ciò si evidenzia un dato che, forse, sembra spiegare la carenza di Guardie Mediche nell’assistenza territoriale. Infatti, i nuovi 20 medici che si vorrebbero contrattualizzare in questo 2024 percepiranno soltanto 32 euro all’ora per i turni di guardia medica centralizzata e 170€ per la sostituzione di medici UOC Cure Primarie e Salute Territoriale con turni di almeno 5 ore. Se paragoniamo questi compensi agli oltre 800 euro a notte di guardie mediche notturne ad esempio in Ostetricia e Ginecologia iniziamo a capire il perchè manchino queste figure nella sanità sammarinese.

Ma torniamo ai costi importanti (ripeto, non significa non siano congrui al ruolo o alle competenze) evidenziando i 6.840 euro di contratto per 12 accessi di Umberto Nizzoli nel comparto della Salute Mentale e STD; nonché i 5.000 euro mensili (calcolati sulla base delle ore effettivamente svolte, comprese eventuali reperibilità) di Gianluca Camilleri per un impegno di presenza di massimo 750 ore all’anno, che divengono una media di poco meno di 15 ore settimanali.

Dunque, la stabilizzazione dei ruoli oggi ricoperti da incarichi a “gettone” è l’ennesima sfida che attende la Segreteria di Stato alla Sanità, guidata da Mariella Mularoni (Pdcs) nei prossimi mesi. Una sfida importante perchè con alto impatto economico e, soprattutto, in termini di certezza dei vari servizi e, quindi, di qualità ed efficienza del servizio fornito all’utenza.

Enrico Lazzari