San Marino. ISS. Mussoni: ”meno terapie all’estero”

MussoniMeno pazienti che emigrano per curarsi in ospedali fuori dalla Repubblica, da qui un risparmio di un milione di euro. Questo è solo uno dei tanti dati forniti dai veritici della sanità sammarinese nell’ambito della commissione straordinaria sullo stato del settore, voluto dal segretario Francesco Mussoni.
Il punto sulla sanità è stato organizzato per mettere la parola fine alle tante polemiche che hanno avuto per oggetto l’intero settore.
Una delle necessità evindenziate dal segretario è quella di essere sempre più in rete con gli ospedali delle regioni limitrofe, soprattutto in settori come la cardiologia dove i bassi numeri della popolazione sammarinese non permettono di avere un reparto molto più complesso di quello attuale. Stesso discorso per la chirurgia vascolare e la neurologia.
A fianco dell’analisi dei numeri che vanno dalla spesa pro-capite sanitaria di 2.274 euro (il 5,5 per cento del Pil), alla manutenzione ordinaria la cui spesa è di 800mila euro all’anno è ritenuta troppo alta dal direttore generale, Bianca Caruso, alle 135mila visite specialistiche effettuate ogni anno, 21mila quelle pediatriche, 16mila quelle ortopediche, 13mila le oculistiche, un milione e mezzo i test prodotti dal laboratorio analisi, cinquemila ricoveri, 26mila giornate di degenza, 330mila ricette all’anno, è stata ribadita dal titolare del dicastero la necessità di una maggiore legalità per quanto riguarda anche il delicato settore degli appalti.
A fronte di questa molte di prestazione, viene fatto notare da Mussoni, ci sono state solamente 70 segnalazioni di disservizi in tre anni.
Molto dura invece l’analisi del collegio sindacale che sottolinea l’esistenza di «stratificazione di inefficienze decennali».