Tiziano Bugli: “Mi sono dimesso per forti divergenze sul progetto e sulla messa in atto di una disfunzionale riorganizzazione della Medicina di base che costringera? a posteriori la Direzione Generale a fare marcia indietro”.
C10: “Ogni intervento di modifica organizzativa della gestione dei servizi e? un azzardo da irresponsabili”.
L’Istituto per la sicurezza sociale sammarinese e? da qualche settimana sotto la lente d’ingrandimento sia dei cittadini che dei media del Titano. Le denunce dei sammarinesi riguardanti i disservizi (reali o presunti) stanno avanzando in un crescendo rossiniano rinforzate dalle esternazioni dei rappresentanti sanitari in attrito con i vertici dell’Istituto.
Anche ieri, sulle pagine di Tribuna, una madre single ha denunciato una situazione kafkiana riguardante il caso della propria figlia minore disabile a proprio carico, incappata nella “cieca burocrazia della sanita? pubblica” affermando in uno sfogo: “Siamo solo dei numeri”.
Dal servizio disabilita? sammarinese comunque arriva pronta una replica: “E’ giusto pretendere dai servizi un trattamento rispettoso e sensibile di fronte agli stati d’animo legati a particolari condizioni personali o familiari -scrive Maria Chiara Baglioni, presidente della commissione disabilita?- l’avviso di scadenza di appuntamenti fondamentali, particolarmente per scadenze lunghe, dopo le norme emanate sulla facilitazione dei rapporti fra servizi e cittadini, ci sembra dovuto. Sempre a seguito di tali norme si dovrebbero trovare modalita? che facilitano la consegna di certificati in rete senza che un cittadino debba perdere una giornata di lavoro per un troglodita servizio che ignora i grandi passi avanti resi possibili dall’informatica, soprattutto perche? la legge quadro di tutela dei disabili stabilisce che chi abbia una disabilita? non reversibile non deve essere sottoposto periodicamente a revisione e cosi? la Commissione chiede che sia stabilito per la consegna di certificati e attestati che debbono avere una durata a tempo indeterminato. Sulla base degli elementi in possesso forniti dal servizio di Tribuna, la madre che ha scritto la lettera ha molti motivi per criticare l’organizzazione del servizio”.
Anche Civico 10 dai banchi dell’opposizione parlamentare interviene sulla vicenda Sanita? sammarinese: “Fin da inizio legislatura abbiamo assistito a diversi esempi di malgoverno messi in campo dalla segreteria di Mussoni e dal Governo” attaccano i civici- senza entrare nel merito delle singole questioni, (lo abbiamo gia? fatto in precedenza chiedendo addirittura le dimissioni del segretario Mussoni con apposita mozione di sfiducia), sottolineiamo il dato oggettivo che traspare da questa attenzione mediatica senza precedenti sull’Iss”.
La criticita? piu? forte e? rappresentata dalla incertezza contrattuale in capo al personale sanitario.
“Non solo medici, ma infermieri, tecnici e Ota che operano nel nostro Istituto con precarieta? -sottolinea C10- una situazione resa ancora piu? precaria dall’aggravarsi della crisi economica del nostro Paese e dalla reiterata insipienza di un Governo che rimanda le decisioni strutturali sul personale del settore Pubblico previsto dalle norme in vigore, in attesa forse di giocarsi l’ennesima stabilizzazione come carta pre-elettorale, in barba alla riforma Pa del 2011.”
Accuse frontali e pesanti in un quadro di precarieta? che ogni anno dimostra ancor di piu? la propria “inadeguatezza” come fosse un “azzardo da irresponsabili”.
L’Iss e? stato riorganizzato nel 2004 in termini di assetto gestionale e organizzativo. Sono state introdotte, primo caso in assoluto nel panorama delle aziende pubbliche, nuove forme di governo e di amministrazione delle procedure e dei servizi.
“Un percorso che ancora non si e? concluso a distanza di piu? di 10 anni -chiosano i civici- e anche la piu? bella riforma del mondo, se non adeguatamente sostenuta e condivisa dalle persone che operano all’interno, e? destinata al fallimento”.
Il Governo e il suo rappresentante con delega diretta sull’Iss, Francesco Mussoni, a dire di Zafferani & Co, non sono riusciti a “sciogliere il nodo sul fabbisogno del personale e quindi della definizione delle carriere, determinando in larga misura la situazione di grande fibrillazione a cui la cittadinanza e? costretta ad assistere con sempre maggio- re preoccupazione”.
Il segretario Mussoni, in una nota stampa di ieri, ha affermato: “Nel triennio di mia pertinenza politica alla Sanita?, hanno interrotto il rapporto volontariamente 21 medici: 4 in medicina interna, 3 in ortopedia, 9 in ostetricia e ginecologia, 2 in pediatria, 1 in pronto soccorso, 1 in radiologia, 1 al servizio salute mentale. Nel solo 2015 si sono interrotti 9 rapporti con medici. Il numero di medici ospedalieri attivi a oggi e? di 138 fra convenzioni, organico, a tempo determinato e indeterminato. Negli anni si e? mantenuto il numero totale dei medici, nonostante le difficolta? di reclutamento, a ogni interruzione si e? proceduto alla sostituzione”.
I civici definiscono “una azione politica ambigua e poco coraggiosa” l’operato del segretario di Stato alla Sanita?, “incapace di modificare i metodi e gli approcci culturali di una politica vecchia e incapace di superare logiche clientelari e discrezionali a determinare il grave stato di incertezza e conflittualita? dell’Istituto”.
Mussoni ha affermato d’essere il “primo a volere urgentemente la soluzione di problemi che da alcuni anni mi vedono impegnato in prima linea per precariato e per il fabbisogno in particolare”.
Anche se la cittadinanza continua a mugugnare e l’opposizione ne contesta l’operato.
Intanto il dottor Tiziano Bugli con una missiva chiarisce: “In merito alla nota della segreteria di Stato alla Sanita? diffusa tramite comunicato stampa del 12 febbraio 2016, nota con la quale si cerca di liquidare le dimissioni dall’incarico di Direttore Uoc cure primarie come faccenda legata a un problema di prepensionamento, intende invece precisare che le stesse si sono rese irrevocabili per forti divergenze con il Comitato esecutivo sul progetto e sulla messa in atto di una disfunzionale riorganizzazione della Medicina di Base che sicuramente costringera? a posteriori la Direzione Generale a fare marcia indietro su tutta la linea in seguito alle criticita? che si rilevano ogni giorno nella realta? lavorativa del personale sanitario e amministrativo con le inevitabili conseguenti ripercussioni negative sui servizi sanitari offerti alla popolazione assistita”.
Nella nota Bugli vuole sottolineare che “analoghi disaccordi sono emersi circa l’ipotizzato trasferimento della stessa Direzione Cure primarie presso il Centro Azzurro di Dogana, in quanto ritenuto dal sottoscritto disfunzionale per gli operatori della stessa che saranno costretti a portare avanti le innumerevoli attivita? previste dalla legislazione sammarinese a carico della Direzione (non solo patenti e licenze varie) dividendosi fra due sedi distaccate e per di piu? antieconomico visto che i locali necessari agli ambulatori specialistici si potrebbero ricavare all’interno dello stesso complesso ospedaliero senza dover trasferire un intero servizio al quale accedono annualmente migliaia di cittadini cosi? come ragioni di logica e di opportunita? per gli utenti lascerebbe pensare”.
Il cielo sereno sopra la sanita? pubblica sammarinese ancora non si vede.
Marco Bollini, La Tribuna