Un ulteriore passo avanti nella prevenzione cardiovascolare grazie al progetto “Cardio 40”. È quanto presentato questa mattina in conferenza stampa alla presenza del Direttore Generale dell’ISS Claudio Vagnini, del Direttore della UOC Cardiologia Roberto Bini, del Direttore della UOC Cure Primarie Pierluigi Arcangeli e della Responsabile del Modulo Funzionale di Prevenzione Cardiovascolare Marina Foscoli.
Si tratta di un’iniziativa di prevenzione primaria rivolta a tutti i cittadini sammarinesi che compiono 40 anni nel corso del 2025. Il programma rappresenta un’evoluzione dell’esperienza positiva degli anni scorso, quando lo screening era stato avviato sui cinquantenni
Le malattie cardiovascolari, infatti, rappresentano la prima causa di morte: sono circa un terzo del totale i decessi attribuibili a condizioni cardiovascolari, in massima parte in relazione alla presenza di fattori di rischio quali il fumo, l’ipertensione, il diabete e la dislipidemia.
Il progetto Cardio 40 mira a coinvolgere i 40enni confidando in un’alta adesione allo screening, che consiste in esami e visita con il medico di base.
La metodologia adottata si basa sulla stima del rischio di eventi cardiovascolari a 10 anni, mediante il calcolo del punteggio di rischio “SCORE-2”, validato dalla Società Europea di Cardiologia. Tale strumento consente di classificare i pazienti nelle categorie di rischio: basso, moderato, alto e molto alto. Una novità significativa è rappresentata dall’introduzione del dosaggio della Lipoproteina A, un importante marcatore che consente un’ulteriore stratificazione del rischio in particolare nei pazienti che risultano a rischio intermedio.
Lo screening avviene tramite chiamata attiva: sarà quindi il CUP, già dai prossimi giorni, che effettuerà la convocazione dei cittadini 40enni, prenotando l’esecuzione degli esami di laboratorio presso il proprio Centro Sanitario, a cui seguirà la compilazione di una scheda per la raccolta dati e successivamente la visita con il proprio medico di base per la valutazione dei risultati e l’eventuale definizione di strategie preventive personalizzate e in accordo con il cardiologo.
Il progetto Cardio 40 coinvolge, infatti, un team multidisciplinare coordinato dalle UOC Cardiologia e Cure Primarie, con la collaborazione del CUP e del personale medico e infermieristico territoriale.
“Le malattie cardiovascolari rimangono la principale sfida sanitaria del nostro tempo. Con il progetto Cardio 40 compiamo un passo decisivo verso una prevenzione sempre più precoce e mirata – dichiara il Segretario di Stato per la Sanità Mariella Mularoni –. Investire nella prevenzione a 40 anni significa offrire ai nostri cittadini l’opportunità di identificare tempestivamente i fattori di rischio e intraprendere percorsi di cura che possano garantire una migliore qualità di vita”.
“Il progetto Cardio 40 rappresenta un ulteriore tassello nell’impegno dell’ISS sulla prevenzione cardiovascolare – afferma il Direttore Generale ISS Claudio Vagnini –. Siamo consapevoli che la precoce identificazione dei fattori di rischio può fare la differenza tra una vita in salute e lo sviluppo di patologie gravi, spesso anche invalidanti. Questo progetto testimonia la capacità del sistema sanitario sammarinese di innovare e adattarsi alle evidenze scientifiche più aggiornate”.
“La fascia dei quarantenni rappresenta un momento cruciale per la prevenzione cardiovascolare. Spesso i fattori di rischio sono presenti ma il loro impatto in termini di mortalità e morbilità cardiovascolare è sottostimato, rendendo fondamentale un approccio di screening organizzato – spiega il Direttore della UOC Cardiologia Roberto Bini –. L’utilizzo del sistema SCORE-2 e l’introduzione del dosaggio della Lipoproteina A ci permettono di offrire una valutazione del rischio ancora più precisa e personalizzata. L’obiettivo è identificare precocemente chi potrebbe sviluppare infarto, ictus o altre complicanze cardiovascolari, per intervenire tempestivamente con strategie preventive efficaci”.
“Il coinvolgimento delle Cure Primarie è essenziale per il successo di questo progetto. I medici di base rappresentano il punto di riferimento privilegiato per i cittadini e il momento di restituzione dei risultati diventa un’importante occasione educativa – conclude il Direttore della UOC Cure Primarie Pierluigi Arcangeli –. Attraverso questo programma rafforziamo ulteriormente il ruolo della medicina territoriale nella prevenzione, costruendo insieme ai nostri assistiti percorsi di salute personalizzati che possano accompagnarli nel tempo con consapevolezza e responsabilità”.
Ufficio Stampa, 30 luglio 2025
Il progetto Cardio-40 è organizzato dall’Istituto per la Sicurezza Sociale, in particolare dalle UOC di Cardiologia e Cure Primarie, in collaborazione con la UOC di Medicina Trasfusionale e Patologia Clinica, il CUP e tutto il personale medico e infermieristico territoriale. L’iniziativa è svolta con il Patrocinio della Segreteria di Stato per la Sanità e Sicurezza Sociale.