L’Istituto per la sicurezza sociale nel 2015 ha prodotto ricchezza, per poi distribuirla sul territorio, per un valore di 49 milioni di euro, «a fronte di maggiori erogazioni sanitarie e sociali». Se poi a questo dato si aggiungono i 10 milioni di spesa per i fornitori sammarinesi, oltre ai contributi statali e alle pensioni, si arriva ad una ricchezza totale, generata dall’Iss lo scorso anno, di ben 260 milioni di euro. Un dato che attesta come l’istituto «contribuisca al sostegno della collettività sammarinese in modo importante». Bianca Caruso, direttore generale, insieme agli altri membri del Comitato esecutivo, Dario Manzaroli e Filippo Francini, e al segretario di Stato alla Sanità, Francesco Mussoni, hanno presentato dall’ospedale di Stato il primo bilancio sociale dell’Iss: 136 pagine in cui si riporta l’intera attività svolta dall’istituto di Cailungo nel corso dello scorso anno.
Il bilancio sociale è di fatto anche un biglietto da visita per le istituzioni d’oltre confine, spiega Caruso, «uno degli strumenti principali utilizzati fuori da San Marino da ormai un decennio – chiarisce – e che fornisce un rendiconto oggettivo di cosa fa l’Iss». Ma è soprattutto un testo per i sammarinesi: «Il suo invio alla popolazione è obbligatorio – prosegue infatti il dg – visto che i cittadini sono i principali portatori di interesse rispetto la distribuzione delle risorse collettive». Nel documento si elencano anche i rapporti dell’Iss con i sammarinesi, ossia 34.006 contando i soggiornanti. Nel 2015, ad esempio sono stati 4.637 ricoveri a fronte di 112 posti letto. Diminuiscono rispetto all’anno precedente i sammarinesi che ricorrono alle cure in Italia per un risparmio sulla spesa fuori territorio di circa un milione di euro, passando dai 6 milioni nel 2014 ai 5 del 2015. La spesa medica pro capite su base annua a San Marino è di 2.270 euro pari al 5% del Pil sempre pro capite.
In Italia è di 1.867 pro capite pari al 7% del Pil. Il dato sammarinese appare chiaro se si tiene presente che non vi è il ticket e che tutti i farmaci sono gratuiti e se il paziente va all’estero a curarsi, di norma l’Iss rimborsa la prestazione. Infine sono in aumento nel 2015 i procedimenti disciplinari: 11 nei confronti di dipendenti per cause che vanno dal comportamento negligente, al mancato rispetto dei compiti. Due le sospensioni per violazioni dei doveri professionali.
