Su richiesta del Sig. Piergiovanni Volpinari pubblichiamo l’istanza d’arengo, da lui presentata, che vuole abrogare la legge che impedisce la riorganizzazione del partito fascista.
Domenica 5 Aprile 2015.
Agli Ecc. mi Capitani Reggenti
Sigg. Andrea Belluzzi e Roberto Venturini
Palazzo Pubblico.
Oggetto: richiesta abrogazione delle Legge n° 24 del 29 agosto 1950 e pubblicata il 1° settembre del 1950 “Per la difesa della Repubblica”.
Io sottoscritto Piergiovanni Volpinari cittadino sammarinese chiedo SIA ABROGATA la Legge n° 24 “Per la difesa della Repubblica” del 29 agosto e pubblicata il 1° settembre 1950 che cita: Art. 1 E’ vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del partito fascista. Art. 2 Costituisce reato anche l’apologia del fascismo fatta con qualunque mezzo. Art. 3 La costituzione o organizzazione o direzione di associazioni, enti o gruppi, sotto qualsiasi denominazione, da parte di persone assoggettate al sindacato straordinario costituito con legge 23 ottobre 1944 e condannate nel procedimento relativo, o assoggettate a epurazione in seguito al giudizio disposto con legge 16 novembre 1944, fornisce la presunzione che le associazioni, gruppi od enti, siano costituiti in violazione del divieto di cui all’art. 1. Art. 4. I contravventori alla disposizione della presente legge saranno puniti con la prigionia da tre a sei mesi, e con la multa da lire 5.000 a lire 20.000. Le pene possono essere aumentate di un grado per i promotori o dirigenti. Art. 5 La presente legge entra in vigore subito dopo la sua pubblicazione.
Data della Nostra Residenza, addì 1° settembre 1950 (1649 d.F.R.). I Capitani Reggenti Giuseppe Forcellini e Primo Taddei. Il Segretario di Stato per gli Affari Interni f.f. Gino Giacomini.
Chiedo sia abrogata perché la presente Legge è in contrasto con l’Art. 3 della “DICHIARAZIONE DEI DIRITTI DEI CITTADINI E DEI PRINCIPI FONDAMENTALI DELL’ORDINAMENTO SAMMARINESE”. La legge in oggetto era già in contrasto con la “DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI DELL’UOMO DELL’ONU”, adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 10 Dicembre 1948 di cui San Marino aderisce dal 2 marzo 1992 all’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti Umani.
Per l’abrogazione della su citata Legge n° 24 vedi anche l’art. 7 della Dichiarazione che cita: “Tutti gli uomini sono eguali dinanzi, nel qual caso alla (legge elettorale) e hanno diritto, senza alcuna discriminazione, ad un’eguale tutela da parte della legge. Tutti hanno diritto ad un’eguale tutela contro ogni discriminazione che violi la presente Dichiarazione come contro qualsiasi incitamento a tale discriminazione”. La Legge in oggetto era stata approvata dal Consiglio Grande e Generale a maggioranza di 32 Consiglieri a favore e 11 contrari. Da notare che il Consigliere Alfredo Casali del Partito Socialista ha votato si per disciplina di partito ma si è espresso contrario alle leggi eccezionali. Mentre Ezio Balducci e Marino Benedetto Belluzzi hanno votato no perché sono contrari alle leggi eccezionali, e Giovanni Lonfernini è contrario per inopportunità della Legge. La su citata Legge era stata impugnata dal Congresso di Stato nel 1953 decretando la censura dell’organo dell’Associazione Patriottica Indipendente del Lavoro (A.P.I.L.) “La Repubblica del Lavoro”, dal Governo, che con un’Ordinanza ha sospeso il giornale dell’Associazione deferendolo all’Autorità Giudiziaria. Il Processo Penale n° 454 dell’anno 1953, contro il Direttore Responsabile Prof. Giovanni Gatti e i componenti dell’A.P.I.L., l’avv. Guidobaldo Gozi, il prof. Marino Arzilli e Giovanni Lonfernini, consacrò la sentenza favorevole all’Associazione, per cui il Congresso di Stato dovette revocare il Decreto. Infine, sarebbe in contrasto con i principi e le tradizioni dei nostri avi, che hanno voluto per primi nel mondo l’abolizione della pena di morte e hanno sempre aborrito leggi eccezionali e discriminatorie per i cittadini.
Con osservanza. Piergiovanni Volpinari Via Ottava Gualdaria, 1/A Domagnano Repubblica di San Marino.
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