San Marino. Istanze d’Arengo. Consiglio Grande e Generale – Venerdì 19 settembre, mattina. Report by AskaNews

Consiglio Grande e Generale, sessione 15-16-17-18-19-22 settembre 2025 Venerdì 19 settembre, mattina 

Nella mattinata del 19 settembre, i lavori del Consiglio Grande e Generale si focalizzano sulle Istanze d’Arengo. 

Si parte dall’Istanza n.27 “affinché si introduca il servizio di supporto psicologico negli ambulatori di medicina di base”.

Il Governo per voce del Segretario Mariella Mularoni ribadisce che il supporto psicologico e psicoterapeutico gratuito è già garantito dal Dipartimento Territoriale e Sociosanitario, con 16 professionisti inseriti in una rete multidisciplinare prevista dal Decreto Delegato 171/2024; la presenza fisica dello psicologo negli ambulatori viene quindi ritenuta non necessaria e si invita a respingere l’istanza.

Per Matteo Casali (RF) l’obiettivo è diverso: servono punti di accesso prossimi ai cittadini per intercettare prima il disagio, ridurre lo stigma e velocizzare gli invii; con poche unità aggiuntive si coprirebbero i tre centri sanitari senza aggravare i costi.

Carlotta Andruccioli (D-ML) sostiene l’istanza come misura di prossimità e giustizia sociale, utile a normalizzare la salute mentale, ridurre il ricorso improprio ai farmaci e rendere l’accesso più facile specie per i giovani dopo gli anni pandemici.

Donatella Merlini (PSD) si esprime per il non accoglimento ma chiede un approccio sistemico e multidisciplinare: la sola aggiunta di figure, senza una regia di rete che coinvolga anche le realtà educative, rischia di essere inefficace.

Per la maggioranza, Francesca Civerchia (PDCS) richiama l’aumento già disposto delle risorse e sottolinea che molte attivazioni partono dai centri sanitari grazie al filtro dei medici di base; il nodo vero è la solitudine e va affrontato con lavoro in rete più che con incrementi numerici.

Michele Muratori (Libera) riconosce l’importanza del tema e la qualità dei professionisti attivi; ritiene però la richiesta degli istanti eccessiva nel modello attuale, pur aprendo alla possibilità di sportelli di ascolto e a future riparametrazioni.

Per Maria Luisa Berti (AR) la rete esiste e funziona: più che nuove collocazioni fisiche, serve informare che i servizi sono efficaci e gratuiti. Solleva anche un tema di riservatezza: i centri sanitari, molto frequentati, potrebbero scoraggiare chi teme l’esposizione.

Infine Matteo Zeppa (Rete) chiede dati su accessi e percorsi e invita a combattere lo stigma normalizzando l’accesso anche nei centri sanitari. L’Istanza d’Arengo è respinta. 

Respinte anche le successive Istanze: “al fine di riconoscere la Sindrome del Colon Irritabile (IBS) nelle liste delle malattie invalidanti permanenti” e “al fine di adottare un sistema che permetta l’inserimento e la conservazione della Dichiarazione Anticipata di Trattamento in formato elettronico all’interno del fascicolo sanitario”. 

Non passa neppure l’Istanza n.30 “affinché si revochi ogni forma di adesione all’Organizzazione Mondiale della Sanità”, con il Segretario di Stato Luca Beccari e l’Aula che difendono l’importanza del multilateralismo e il valore dell’OMS. 

Accolta, invece, l’Istanza d’Arengo n.25 “al fine di intitolare a Ludwig Guttman il piazzale antistante il polo sportivo di via Pierre de Coubertin presso il Castello di Serravalle”, al pari dell’Istanza d’Arengo n.31 “al fine di rendere maggiormente visibili le ordinanze che prevedono il temporaneo divieto di accesso a strade e luoghi pubblici” e della n.32 “al fine di installare bande sonore volte a rallentare il traffico veicolare all’ingresso del parcheggio dell’Ospedale di Stato”. L’Aula non approva la successive Istanza “al fine di istituire uno strumento finanziario statale per l’investimento nella realizzazione di impianti di generazione di energia da fonti rinnovabili” .

Arriva invece il semaforo verde per l’Istanza n.35 “al fine di uniformare e semplificare le procedure burocratiche e organizzative necessarie alla realizzazione di eventi culturali promossi da soggetti privati”, con il Segretario di Stato Teodoro Lonfernini che annuncia la predisposizione di “un Vademecum operativo online, chiaro e organico, che elenchi in maniera esaustiva tutte le informazioni utili alla corretta organizzazione di un evento: le formalità da adempiere, le tempistiche previste, la documentazione richiesta, nonché i riferimenti degli uffici preposti”. Bocciata poi anche l’Istanza n.36 “affinché, con una revisione delle norme attualmente vigenti, si renda più agevole la possibilità del riscatto degli anni universitari a fini pensionistici”

Il dibattito si accende sull’Istanza n.37 “al fine di introdurre nell’ordinamento penale sammarinese il misfatto di surrogazione di maternità”. Teodoro Lonfernini (Segretario di Stato) sostiene l’accoglibilità dell’istanza: la maternità surrogata mercifica donna e bambino, comporta rischi di sfruttamento e lede il superiore interesse del minore. Richiama divieti e prese di posizione internazionali (UE, Consiglio d’Europa, Italia, ONU) e invita a prevedere anche la perseguibilità se il fatto è commesso all’estero.

Maria Luisa Berti (AR) appoggia l’istanza e sollecita di colmare il ritardo rispetto agli ODG del 2017 e 2018: “Questa è una nota di grande rammarico e mi piacerebbe capire perché non si sia proceduto in tal senso”.

Sandra Stacchini (PDCS) esprime sostegno all’Istanza: la pratica, afferma, “non può essere relegata a un libero accordo tra le parti, perché si tratta di un fenomeno che investe la radice stessa della nostra civiltà giuridica ed etica”.

Antonella Mularoni (RF) definisce la pratica inaccettabile perché “nel 99% dei casi, le donne vi ricorrono per fini economici”. Servono dunque “paletti forti” e una legge in tempi brevi, con impostazione di reato universale per evitare elusioni all’estero.

Michela Pelliccioni (indipendente) è per l’accoglimento: “Pensare che questo dono immenso possa essere ridotto a un atto commerciale, a mio avviso, è aberrante”.

Voce fuori dal coro quella di Giulia Muratori (Libera): “Innanzitutto, non tutta la surrogazione è sfruttamento. Equiparare la GPA solidale – ad esempio tra parenti o persone legate da fiducia, senza compenso – alla GPA commerciale è, a mio avviso, un errore”. Richiama l’esperienza di paesi come Grecia, Regno Unito e Portogallo, e aggiunge: “Dire che una donna non possa decidere consapevolmente di portare avanti una gravidanza per altri può diventare una forma di paternalismo che la priva della propria libertà”.

Dura la replica di Aida Maria Adele Selva (PDCS): “Questa è una nuova forma di schiavitù”. Afferma che sottrae il neonato alla madre gestante e che “in questo sistema i bambini diventano merce, e le donne — come è stato detto da qualcuno — sono incubatrici da noleggio, perché a pagamento”. Pur comprendendo il desiderio di avere un figlio, richiama l’adozione e conferma il sì all’istanza.

Secondo Giovanna Cecchetti (indipendente) “andare addirittura a definire un misfatto penale per una coppia che non può avere figli, dopo tutte le sofferenze che queste coppie vivono, è eccessivo”.

Ilaria Baciocchi (PSD) ritiene che criminalizzare la GPA significhi “un ritorno al Medioevo giuridico, in cui non si riconosce la libertà della donna o della coppia”. Conclude che “accogliere questa proposta significherebbe violare il principio di territorialità, compromettere i diritti e le libertà garantite dalla Dichiarazione dei diritti e tornare a modelli legislativi oppressivi”.

Miriam Farinelli (RF) invita a considerare i rischi per la salute della donna, la vita psichica del bambino già dal grembo materno e a dare priorità a fecondazione assistita e adozione: “Con le nostre leggi dovremmo semplificare quel meccanismo, affinché le donne che non riescono ad avere un figlio possano più facilmente diventare mamme attraverso questa via”.

Carlotta Andruccioli (D-ML) ritiene che la GPA “trasformi il corpo della donna in uno strumento, in una merce sfruttata” e che i bambini diventino “oggetto di un contratto e non soggetti titolari di diritti”. 

Di seguito una sintesi dei lavori:

20250919 – Consiglio Grande e Generale – Report venerdi 19 settembre mattina (1)