Il riferimento contiene indicazioni attendibili per quanto riguarda i numeri che vengono forniti, auspicando possa finalmente farsi chiarezza su di un problema che si sta trascinando da troppo tempo e sul quale si è fatta molta confusione. Sono apprezzabili e condivisibili anche le proposte operative di intervento sulle quali tuttavia nutro un dubbio che cercherò ora di motivare…
È fondamentale migliorare la certezza delle regole, l’efficienza del sistema nel suo insieme, individuare regole chiare e che non possano essere eluse, proprio per garantire che la legge sia uguale per tutti, e che nessuno possa sentirsi autorizzato a fare il furbo lasciando il conto da pagare a carico della collettività.
Un po’ meno apprezzabile nella parte che riguarda l’origine del fenomeno, ovverosia sulle cause, funzionali e politiche che lo hanno determinato… potremmo anche tradurre in parole povere “di chi è la colpa?”
Tuttavia, se ci troviamo nella situazione attuale, se il Governo è costretto a riferire in Aula circa le dimensioni spropositate della monofase non pagata negli anni passati è proprio perché questa certezza del diritto non c’era. Perché qualcuno, senza santi in paradiso, è stato costretto a pagare fino all’ultimo centesimo, mentre altri, si sono potuti permettere di non farlo, in barba alle regole e al senso civico. 158 milioni ad oggi irrecuperabili su 366 sono quasi il 45% del totale, una cifra che non può essere spacciata come fisiologica o comune a tutti i Paesi!
Sinistra Unita è contro la facile demagogia, che sarebbe sin troppo facile in casi come questi, ma riteniamo chesarebbe molto più demagogico mettere la testa sotto la sabbia facendo finta d iniente, come se in fondo non fosse colpa di nessuno.
Bene, in queste condizioni a tutti interessa sapere, non solo a quanto ammonta il “conto” non pagato, dato che oggi si parla di tagli, di risparmi, di risorse che sono venute meno, ma anche e soprattutto CHI sono i responsabili, chi ha fatto il furbo e chi ha garantito protezione a questi signori.
Tempo fa il Segretario Felici diffuse un elenco dei debitori monofase, subito ribattezzato dei “furbetti”, in cui comparivano nomi, cognomi e importi da corrispondere allo Stato. Certo, c’erano dentro anche alcune situazioni non di furbizia ma di difficoltà economiche oggettive affrontate da operatori che hanno avuto problemi veri, ma nell’insieme c’erano anche i nomi dei veri e propri furbi, e sono la maggiorparte, che hanno sfruttato il sistema a loro piacimento facendo la semprefranca.
La maggior parte di queste somme infatti risale al periodo antecedente il 2004, quando vigeva il sistema dell cosiddette Mano Regie, un procedimento piuttosto farraginoso nel quale la politica aveva ampi margini di intervento che potevano spesso garantire di accumulare grossi debiti nel tempo sotto una sostanziale impunità.
E fino al 2004, prima che venisse istituita l’Esattoria Unica, che ha tolto questo potere discrezionale, questa era una regola quasi ordinaria.
Aggiungiamo il fatto che le licenze venivano concesse con estrema disinvoltura dal Congresso di Stato, spesso passando per professionisti compiacenti che “arrotondavano” con il mercimonio delle licenze. E in questo carnevale va ricordato come spesso le licenze venivano concesse anche a chi aveva appena chiuso un’attività lasciando dietro le spalle la monofase da pagare. Ma siccome era sufficiente essere buoni clienti politici, chi assumeva le decisioni non si preoccupava troppo di questi dettagli. Così si è andati avanti per anni consentendo a certi soggetti di continuare a fare i propri comodi incuranti delle regole e dei controlli di certo non particolarmente stringenti e comunque subordinati alla volontà politica.
Hai voglia a dire che oggi molte licenze sono state ritirate su segnalazione dell’Ufficio di Vigilanza… quell’ufficio è stato istituito nel 2008 quando la DC allora all’opposizione faceva le barricate dicendo che facevamo lo stato di polizia. Vuol dire che fino a quel momento del controllo non importava quasi niente a nessuno!
Stiamo analizzando un periodo ben preciso, che coincide in larga parte con l’economia parassitaria che si è sviluppata negli anni ’90.
Non facciamo dunque gli ingenui fingendo di non conoscere chi era protagonista di quella stagione politica. Basti ricordare chi faceva parte di quei Governi.
Dal luglio 1993 al maggio 2002 il titolare delle Finanze è stato ininterrottamente Clelio Galassi; dal 1993 fino al 2000 il titolare dell’Industria è stato Fiorenzo Stolfi. E’ molto comodo oggi fare finta che più o meno sono tutti uguali…
Non è vero però che per anni nessuno ha mai detto niente.
Ricordo come nel 2002, quando venne deposto l’allora Segretario Clelio Galassi e la DC andò all’opposizione seppure per pochi mesi, si potè iniziare per la prima volta a fare luce sul famoso“buco di bilancio”, in cui comparivano anche i crediti da tempo vantati dallo Stato e mai riscossi che continuavano a trascinarsi come residui nei bilanci dello Stato andando a falsare ripetutamente l’attendibilità dei dati.
Per la prima volta iniziarono ad emergere le responsabilità, riconducibili ad un sistema discrezionale che consegnava un potere enorme alla politica, al Congresso di Stato e al Segretario alle Finanze. Questi in particolare aveva la facoltà di concedere, asuo piacimento, dilazioni nei pagamenti anche in assenza di adeguate garanzie!
Ricordo anche come si presentò un Segretario alle Finanze aveva concesso una dilazione di pagamento in ben 99 anni!
Va inoltre ricordato come molt idi questi debiti si siano accumulati perché il sistema economico offriva numerose condizioni a protezione dei disonesti.
Uno di questi è stato ed è tuttora proprio l’abuso dello strumento del leasing che anziché comeo pportunità economica è stato utilizzato come scudo per potere evitare di intestarsi direttamente immobili, autoveicoli ecc. in modo da evitare che potessero venire pignorati. Ecco perché spesso vediamo contribuenti inadempienti che pur essendo debitori di grosse somme nei confronti del fisco si permettono di girare indisturbati anche con automobili lussuose.
Nel 2004 Rifondazione Comunista presentò un emendamento alla legge sull’Esattoria che venne poi approvato, suibeni in leasing
(Legge 174/2004 Art. 7) (Disposizioni relative alla procedura esecutiva dei beni mobili e immobili)
”Le disposizioni relative alla procedura esecutiva dei beni mobili ed immobili assoggettati
alla legge sulla locazione finanziaria saranno disciplinate da apposito decreto Reggenziale da
emanarsi entro il 30 giugno2005.”
Il problema è che poi il decreto Reggenziale non è stato mai emanato.
Quando mi trovai ad avere responsabilità di Governo, nel 2008, anche se non era mia diretta competenza ma facendo parte del CCR, interessai il Direttore di BCSM di dare attuazione al disposto normativo, ma poi ci fu la crisi e il lavoro rimase incompiuto. Nellasuccessiva legislatura il nuovo Segretario alle Finanze Gabriele Gatti non ci fece sapere più niente (chissà come mai…) e anziché licenziare il provvedimento rimasto in sospeso pensò bene di licenziare il Direttore di BCSM.
Nel 2009, quando ci fu la riformache aboliva parzialmente il segreto bancario, poiché ce lo imponevano dall’Italia, Sinistra Unita presentò in Commissione Finanze un emendamento per concedere all’Ufficio Tributario e all’Esattoria Unica la facoltà di accesso ai conti correnti bancari, proprio per tutelare l’interesse dello Stato quando doveva andare ad accertare o addirittura a riscuotere le imposte… Maggioranza e opposizione si trovarono concordi nel respingere quella proposta tanto che univocamente sostenneroche non era il momento giusto e che bisognava continuare a difendere il segreto bancario almeno all’interno della Repubblica.
Risultato: 14 contrari, 1 astenuto e solo 2 favorevoli (SU)
Ripresentammo lo stesso emendamento nel 2012 quando fu portata la riforma fiscale di Valentini, ritenendo che quello allora fosse il momento giusto ma l’esito fu il medesimo.
Questi passaggi fanno emergere come nel corso degli anni non ci sia mai stata una volontà reale di tutelare gli interessi pubblici secondo criteri di giustizia e di equità.
Superficialità, irresponsabilità, clientelismi e complicità politiche sono alla base del disastro che si èverificato in questo Paese, non solo per quanto riguarda la mancata riscossionedella monofase e delle imposte in genere, poiché questo è solo la punta dell’iceberg ed è sintomatico del modo di fare della vecchia politica per cui le regole peri nemici si applicano e per gli amici si interpretano.
Il problema di fondo resta quello di una classe dirigente che in parte è delegittimata poiché ha le maggiori responsabilità nella crisi attuale. E oggi purtroppo molti di questi responsabili sono alleati del Segretario Felici. Comprendiamo bene perché dunque questi non possa spingersi troppo in là nella ricerca delle responsabilità passate e chiuda la partita politica con un sostanziale colpo di spugna. Ma questo non può essere accettato dai Sammarinesi onesti che chiedono sì di girare pagina ma chiedono anche di non essere più presi per il naso.
Ecco perché nutro forti dubbi sulfatto che le proposte prospettate nella relazione verranno effettivamente epienamente attuate.
Ivan Foschi
(intervento pubblicato dallo stesso sul suo profilo facebook)