I biancorossoblù non riescono a concretizzare la tante occasioni create. Amati: “Serve più precisione sotto porta”
Un goal segnato in apertura regala alla Virtus i tre punti nel 20° turno di campionato, al termine di una sfida in cui la Juvenes Dogana ha affrontato alla pari un avversario d’alta classifica, creando tante occasioni, ma non riuscendo a sfruttarle. Di Nicola Angeli, all’8′, la rete che è valsa il successo ai neroverdi. La squadra di Serravalle ha però giocato con tanto coraggio e senza guardare alla differenza di valori in campo, disputando il tipo di partita preparato da mister Manuel Amati: “Ciò che avevo chiesto, cioè affrontare una squadra forte aggredendola alta per forzarne la costruzione, lo abbiamo fatto. Tanto è vero che la Virtus, in particolare nel primo tempo, si è dovuta affidare ai lanci lunghi e alle fiammate dei singoli, soprattutto quelle di Luca Sorrentino e Matteo Pedrini, che è un giocatore di qualità superiore. Noi abbiamo fatto un’ottima gara”.
Alla grande efficacia in fase di rottura, non è però corrisposta altrettanta freddezza al momento di concludere, nonostante la Juvenes Dogana si sia affacciata dalle parti del portiere avversario diverse volte. Una questione che, secondo Amati, limita il rendimento della squadra: “Abbiamo tirato tantissime volte da fuori, ma male, e, anche quando siamo entrati in area, non siamo stati precisi. Ci sono state occasioni con Mario Antonio Salvemini, con Giacomo Borghini, con Michele Cevoli e con Gianluca Benedetti e Francesco Stella nel finale: in totale abbiamo avuto tra le otto e le 10 situazioni da goal, mancando però il colpo vincente. Questo dà fastidio, perché abbiamo giocato alla pari, ma le occasioni non concretizzate hanno dato il bottino pieno agli avversari. Dispiace, soprattutto in un turno in cui le partite del sabato ci avevano messo di fronte a risultati penalizzanti per la nostra classifica e c’era urgenza di fare punti”.
Con nove incontri ancora da giocare, la Juvenes Dogana è ora al 12° posto, a +1 sul Cailungo, penultimo, e a +2 sul Murata, ultimo, al centro di una lotta playoff accesissima. “La graduatoria è sempre molto corta, ma le partite rimaste sono poche e la classifica non aspetta nessuno – commenta Amati -. Ci sono ancora tantissime squadre forti da affrontare, a partire dal Tre Penne, la settimana prossima, quindi il genere di gara che abbiamo fatto oggi, con coraggio e qualità, lo dobbiamo riproporre. Però o ci diamo una svegliata negli ultimi 20 metri, o guarderemo gli altri segnare e alla fine ci diremo “bravi, abbiamo giocato bene, peccato”. Tuttavia, non è questo l’obiettivo della stagione. L’obiettivo è entrare nei playoff e questo aspetto va migliorato”.