San Marino. Juvenes Dogana, niente impresa col Tre Fiori: tutto si deciderà nell’ultimo turno

I biancorossoblù cedono 4-1 e vanno al riposo noni in classifica. Amati: “Troppi errori individuali”

La Juvenes Dogana fallisce la prima palla match per assicurarsi l’accesso ai playoff:  dopo la striscia di quattro risultati utili, la squadra di Serravalle cade anche con il Tre Fiori e bissa lo stop arrivato a Pasqua contro la Libertas. Tuttavia, anche se nel finesettimana osserverà il turno di riposo, potrà ancora essere padrona del proprio destino nell’ultima giornata di campionato, quando affronterà il Cailungo. Anche in questo caso, secondo l’allenatore non c’è da incolpare una mancanza di gioco, che, anzi, era emerso dopo il vantaggio di Lamine Tall, permettendo ai biancorossoblù di rientrare subito in partita grazie a Mario Antonio Salvemini, quanto errori individuali, che ancora limitano il rendimento della squadra: “Non è andata come sarebbe dovuta andare – commenta Manuel Amati -. Dopo essere passati in svantaggio ci siamo assestati, trovando meritatamente l’1-1 e creando i presupposti per segnare ancora. Concedere il secondo goal per una leggerezza individuale, però, ha deciso l’incontro e questo ci ha fatto tornare con la mente agli ultimi 10 minuti della sfida con la Libertas”.

Dopo il 2-1 realizzato da Bojan Gjurchinoski a fine primo tempo, il Tre Fiori ha chiuso l’incontro nella ripresa grazie a Tommaso Leon Bernardi e ancora a Tall. In vista del finale di stagione, per non mancare l’accesso ai playoff, Amati lavorerà molto sul piano mentale: “Sono due partite in cui regaliamo goal per delle distrazioni. Questa è la cosa che più mi preoccupa e più ci deve far pensare. Se perdiamo maturità e concentrazione in una fase determinante del campionato, allora dovremo riflettere molto su come andrà gestita la gara con il Cailungo, perché certe leggerezze e certi atteggiamenti, di superficialità e spocchia, vengono puniti, cosa che è successa sia con la Libertas, sia con il Tre Fiori. In più, accetto che determinate assenze ci creino difficoltà, ma, avendo una rosa di 24 giocatori, anche se adesso sono 22 per gli infortuni di Lorenzo Pasquinelli e Davide Lisi, dobbiamo saper sopperire a qualunque mancanza. Altrimenti non serve a nulla allenarsi per tutto l’anno e insistere su alcuni concetti, se poi ci perdiamo in questi momenti. Le ultime due gare sono state compromesse da noi stessi e, contro squadre forti, tutto ciò viene messo in risalto. Dispiace, ma la classifica dipende ancora in gran parte da noi, anche se nel finesettimana saremo spettatori: se faremo quello che sappiamo fare, nell’ultimo turno, penso che le possibilità di entrare nei playoff siano concrete. Però in questi 10 giorni dovremo lavorare forte, soprattutto sul piano mentale”.