Si infittisce la trama degli episodi che hanno visto protagonista il ragazzo 19enne moldavo residente nella Repubblica di San Marino che in due giorni ha mandato in ospedale (in due momenti diversi) ben tre agenti di pubblica sicurezza (un gendarme e due guardie di rocca).
Dalla nostra redazione è stato soprannominato il Kabobo moldavo in quanto le sue gesta ricordano la pazzia dell’immigrato di coloro che in un raptus ha ucciso diversi passanti con il piccone.
Dicevamo che la trama s’infittisce perché è confermato che il patrigno sammarinese (G.N. le sue iniziali) abbia sparato, per legittima difesa, per difendersi per terra ben due colpi di pistola con una calibro 22 millimetri. Uno di questi colpi pare sia andato a segno (o di rimbalzo) nella coscia del giovane. L’episodio è accaduto quando il ”kabobo moldavo” stava letteralmente strappando – in preda a raptus – le serrande in un infisso della casa di proprietà del patrigno sammarinese G.N..
Il moldavo è figlio naturale della moglie (moldava) del sammarinese B.N., il quale ha un’altro giovane figlio.
Il colpo alla gamba non ha impedito al mondavo di confrontarsi, con furia disumana, con le guardia di rocca e addirittura di picchiarne due al volto prima di essere immobilizzato.