San Marino. Kartell. The Culture of Plastics. In mostra a San Marino 60 oggetti dagli archivi del Museo Kartell

Kartell ha il piacere di annunciare una fruttuosa collaborazione con DARCH/Istituto Sammarinese per la Diffusione dell’Architettura e con il cliente Indesign srl che ha consentito di dare vita ad una mostra intitolata “Kartell. The Culture of Plastics”: un’esposizione di prodotti storici dagli archivi del Museo Kartell al Palazzo Sums di San Marino. L’iniziativa è stata anche patrocinata dalle Segreterie di Stato di San Marino (Segreteria di Stato industria, artigianato e Commercio; Segreteria di Stato Istruzione e Cultura; Segreteria di Stato lavoro; Segreteria di Stato territorio e ambiente e Segreteria di Stato turismo). La mostra “Kartell. The Culture of Plastics” racconta la storia di Kartell attraverso l’esposizione degli oggetti più emblematici realizzati dall’azienda dagli anni ‘50 ad oggi, si sviluppa su 300 mq nel Palazzo Sums, con allestimento dell’Arch. Ferruccio Laviani e resterà aperta al pubblico fino al 18 maggio prossimo.
Gli oltre 60 casalinghi, mobili, e complementi d’arredo selezionati per l’esposizione hanno in diversi
modi segnato il modo di abitare italiano e sono divenuti oggetti d’affezione che hanno fatto parte
della storia personale di molti di noi.
Dai primi casalinghi in materiale plastico che entrano nelle nostre case negli anni ‘50 offrendo
miglioramenti sostanziali non solo ai lavori domestici; passando per i complementi dalle forme
morbide degli anni ‘60, declinati in soluzioni modulari e dinamiche; attraversando i bisogni e le
mode degli anni ‘70 ed ‘80 che ispirano forme in bilico tra estetica e funzionalità; fino ad arrivare ai
mobili trasparenti di oggi nei quali la plastica sembra un cristallo prezioso.
La storia produttiva dell’azienda inevitabilmente si intreccia con la ricerca dei diversi materiali
impiegati e con l’evoluzione delle tecnologie utilizzate per la realizzazione degli oggetti che devono
poter essere utili, resistenti, belli e rispondere ad economie ben definite. Stampaggio rotazionale,
stampaggio a iniezione, polipropilene, polietilene, policarbonato…tecnologie e materie delle quali
Kartell segue e segna le evoluzioni fin dagli anni ‘50 e che impara a conoscere ed utilizzare nel
campo dell’arredamento meglio di chiunque altro al mondo, tanto da vedere i suoi oggetti inclusi
nelle collezioni permanenti di oltre 50 musei di arti decorative, primi fra tutti il MoMA di New York
ed il Centre Pompidou di Parigi.
Negli anni, con Kartell hanno lavorato oltre 50 designer italiani e stranieri, giovani o affermati
maestri che hanno contribuito a creare il paesaggio domestico di oggi con ricerche stilistiche e
formali sempre nuove. Tra loro: Gino Colombini, Achille e Piergiacomo Castiglioni, Marco Zanuso,
Anna Castelli Ferrieri, Olaf Von Bohr, Giotto Stoppino, Gae Aulenti, Alberto Meda, Ferruccio
Laviani, Antonio Citterio, Philippe Starck, Piero Lissoni, Mario Bellini, Patrick Jouin, Patricia
Urquiola, Tokujin Yoshioka.
“Kartell. The Culture of Plastics” è anche il titolo del volume edito da Taschen nel 2012 che
ripercorre questa storia attraverso testi critici di curatori e storici eccellenti ed attraverso le
immagini conservate negli archivi del Museo Kartell.