All’inizio ci davano dei pazzi; sia al nostro giornale sia e sia a Paolo De Biagi.
Fu Paolo De Biagi a tirare fuori questo incredibile fatto e noi del Giornalesm.com a permetterci di dargli eco e visibilità, unici tra un parterre di giornalisti (non tutti ovviamente) mediocri, doppiogiochisti, fintimoralisti ma beceri e corrotti, intrallazzati e legati a doppio filo al potere sia esso mediatico, politico, finanziario che economico.
La nostra battaglia, perché è diventata tale affianco a Paolo De Biagi nella ricerca della verità, per la questione del bonifico Bcs-Minutillo (Galan) ha portato poi ad un epilogo che molti non pensavano potesse mai accadere: il rinvio a giudizio dell’allora potentissimo gotha di Banca Centrale, intoccabile fino a poco tempo fa. Memorabile fu la registrazione – criticata da diversi consiglieri, guardacaso – effettuata dal nostro direttore Marco Severini dell’intervento, in Commissione Finanze di Antonio Gumina proprio sull’autorizzazione del bonifico. Dove lo stesso inflessibile e rigidissimo (!!!) funzionario di Banca Centrale tirò fuori un’intervento a dir poco imbarazzante.
Sono stati rinviati a giudizio, notizia circolata negli ambienti del tribunale nella giornata di ieri, per la questione del bonifico autorizzato ed effettuato da Bcs in regime di sospensione dei pagamenti con l’accusa di interesse privato in atti d’ufficio l’ex direttore di Banca Centrale, Mario Giannini, ex responsabile della vigilanza di Bcsm, Antonio Gumina, e i due ex commissari liquidatori di Banca Commerciale Sammarinese, Otello Carli e Sergio Gemma.
Quel milione e 200 euro fu trasferito da un conto della Finanziaria infrastrutture, società amministrata da Claudia Minutillo, il braccio destro dell’ex Governatore del Veneto Giancarlo Galan e per questo nominata Doghessa che fu arrestata anche lei nell’inchiesta Chalet e successivamente Mose, ad un’altro conto corrente aperto in IBS – Istituto Bancario Sammarinese – sempre della stessa società. Si chiarirà, poi in seguito, come quel bonifico fosse stato caldeggiato da pezzi da novanta dalla politica sammarinese, esclusivamente per ingraziarsi le simpatie di Galan, e come i vertici decotti di Banca Centrale si siano prestati ad operazione illegale e squalificante per tutto il sistema sammarinese. Il bonifico fu autorizzato esclusivamente perchè dietro a quella richiesta c’erano gli affari dell’ex Governatore del Veneto Giancarlo Galan, allora potentissimo uomo di Berlusconi e del governo italiano di centro destra, ed il suo giro di tangenti anche legate al Mose.
Il rinvio a giudizio è stato firmato dai Commissari della legge Alberto Buriani e Antonella Volpinari.