Le critiche crescenti rivolte ai vertici di Banca Centrale evidentemente non sono piaciute a Presidente e Direttore. Infatti, cogliendo l’occasione di una conferenza stampa indetta per illustrare il bilancio 2013, i nostri due eroi, assistiti dal Segretario di Stato Valentini, che notoriamente vuole bene ai vertici di Banca Centrale come alla mamma e il Segretario Felici, che addirittura ha imbarcato in Segreteria l’ex feroce saladino di Banca Centrale, Dott. Gumina, si sono soffermati in particolare sui temi oggetto di critica.
Il Presidente Clarizia, mostrando la coda di paglia, ha così polemizzato sui “famosi” premi distribuiti per un totale di 300.000 Euro. Le argomentazioni addotte sono state davvero fiacche e poco convincenti. La realtà dei fatti è invece molto semplice e chiara a tutti i sammarinesi: in un paese che sta soffrendo, dove si è costretti a fare tagli, risparmi e sacrifici che non risparmiano nessuno, sul pianeta Banca Centrale si premiano le prestazioni con ulteriori 300.000 Euro, dando vita di fatto ad una repubblica nella Repubblica, la repubblica dei nababbi!
L’altra cosa che non è piaciuta al duo Clarizia/Giannini, ma soprattutto a Clarizia, sono le critiche avanzate a proposito della firma del Memorandum con Bankitalia. Quì il Presidente, nel goffo tentativo di giustificarsi, si è addirittura arrampicato sugli specchi e pur ammettendo di aver detto che non era necessario firmare il Memorandum con Palazzo Koch, egli ha spiegato che intendeva riferirsi al documento del 2009 mentre oggi si lavora sul documento del 2014, se si firma entro il 2014, speriamo, forse, può darsi, tanto per usare i rassicuranti termini dei vertici di Banca Centrale.
Bugia, caro Presidente, perché Lei il 10 settembre 2012 disse “Inutile andare alla firma di un documento generico” e aggiunse “meglio affrontare singole iniziative comuni”, senza fare nessun riferimento ad un eventuale nuovo e più aggiornato Memorandum. E ci sono prove cartacee e televisive delle dichiarazioni fatte in tale circostanza.
Anche quì la verità è molto semplice. In Banca Centrale vi sono uomini evidentemente non all’altezza della situazione e il governo, anziché sostituirli con altri più capaci e Dio sa se ce nè bisogno, se li tiene cari, anzi, se qualcuno giunge a fine contratto, se li prende come consulenti nelle proprie Segreterie di Stato. E poi ci meravigliamo se la nave San Marino sta inesorabilmente andando a sbattere sugli scogli?
Diversamente Pasqualino.