“Dopo cent’anni – ha detto – val la pena andare a rivisitare la normativa, alla luce anche del fatto che San Marino è ora patrimonio Unesco, e vedere come in questo secolo il ruolo della commissione sia mutato”. Domanda questa al centro anche di un tavolo organizzato proprio lo scorso 18 aprile dalla commissione monumenti stessa che ha cercato di reinterpretare il proprio ruolo”. Oggi – lo ricordiamo – a guidare la commissione monumenti è Leo Marino Morganti. “C’è urgenza – ha fatto presente Forcellini – di rivedere l’impianto normativo che riguarda la Ccm, oggi la nomina dei suoi componenti è politica ed è dunque organizzata in modo che numericamente la maggioranza possa sempre prevalere. Vale a dire che non c’è autonomia tra l’operato del governo e le decisioni che potrebbe prendere la commissione monumenti. Meglio sarebbe ripensarne la struttura andando verso il modello di una sovrintendenza italiana”. La RepubblicaSM
