San Marino. La commissione Unicef chiude i battenti, erogato oltre un milione di euro

Nel suo ultimo giorno di operatività, la Commissione Nazionale Sammarinese per l’UNICEF ha incontrato la stampa a Palazzo Begni. A fare il punto su una storia lunga 35 anni il Presidente, Maria Alessandra Albertini, alcuni dei membri e il sindaco revisore. Grande la soddisfazione per il lavoro svolto e i risultati raggiunti, grazie soprattutto all’impegno, alla passione e alla forte motivazione di chi ha dedicato il proprio tempo in forma gratuita alla causa dei bambini più sfortunati del pianeta. Ma anche delusione, per la decisione dei vertici dell’Organizzazione Internazionale, che esclude San Marino perché non conforme ai nuovi parametri imposti dalla recente riorganizzazione dell’UNICEF.
I nuovi criteri imposti a livello mondiale (predefinita dimensione del territorio e del bacino di utenza e privatizzazione dell’ente) devono essere soddisfatti contemporaneamente, senza che l’uno possa escludere l’altro. Lo ha precisato il Segretario di Stato agli Affari Esteri, Pasquale Valentini, e lo ha ulteriormente articolato il Presidente Albertini che, al riguardo, ha debitamente citato la corrispondenza intercorsa con i vertici di New York, dalla quale si evincono le ragioni che sottendono alla decisione adottata e che non sono assolutamente da ricondurre – ha precisato la Presidente – ad un giudizio di merito sull’attività svolta.
Grande apprezzamento, infatti, è emerso anche dal Direttore Esecutivo Anthony Lake, che ha sottolineato l’impegno profuso nel tempo dal piccolo Comitato, pur nella consapevolezza di dover rientrare nei parametri della massimizzazione delle risorse e di una imponente riorganizzazione che investe l’UNICEF in generale ed i suoi Comitati in particolare.
“Entro fine anno un Comitato Nazionale UNICEF è in chiusura e già Monaco, Cipro, Liechtenstein, Malta e Lituania non hanno una presenza UNICEF in loco”; questo quanto affermato dal Coordinatore dei Comitati Nazionali con sede a Ginevra, contattato in vista dell’appuntamento odierno. Si tratta di dover prendere atto – ha spiegato la Presidente – di una decisione che comunque non è concepita quale interruzione dell’attività e dunque da considerarsi definitiva, bensì quale passaggio organizzativo richiesto dai nuovi criteri di semplificazione e concentrazione di risorse che “non potrà durare in eterno”.
Valentini, citando la legge istitutiva del 1979, ha dato atto di quanto la Commissione abbia rappresentato nel tempo un riferimento imprescindibile nella tutela dei diritti dell’infanzia, un “braccio operativo”, molto spesso della stessa volontà governativa che, all’indomani di tragedie, catastrofi o appelli di emergenza per disastri umanitari, ha saputo prontamente intervenire attivandosi con gli aiuti di prima necessità attraverso i propri canali.
Non si tratta dunque di girare pagina sul fronte umanitario internazionale, bensì di rafforzare la consapevolezza di una cultura della solidarietà, che possa partire dallo stanziamento nel bilancio dello Stato di una percentuale da definirsi in maniera sistematica per le forme di cooperazione e di interventi umanitari a sostegno delle fasce più vulnerabili della società; naturalmente con particolare riferimento al quadro generale dell’economia sammarinese.
La Commissione ha voluto in questa occasione così toccante e significativa – che ha altresì ricordato la recente scomparsa di Paola Berardi, elemento cardine nell’attività degli ultimi anni, attivo segretario e valida promotrice di innumerevoli iniziative – ripercorrere i passaggi più salienti della propria attività a partire dalla fine degli anni ’90 ad oggi.
A tal riguardo, nell’enumerare la serie di progetti di intervento annuali, pluriennali e di appelli di emergenza condotti in favore dei bambini della Croazia, del Kosovo, della Mauritania, del Congo Brazaville, del Niger, del Gabon, della Guinea Bissau, della Siria, di Haiti, si sono ripercorsi una quindicina di anni di attività e di iniziative entusiasmanti, dalle quali sono scaturiti significativi contributi interamente devoluti alla causa dei più deboli. Tante le collaborazioni ricordate con Enti e Associazioni che hanno abbinato il nome dell’UNICEF alle rispettive attività, in primis ASCO 35 (Associazione Sammarinese Calcio Over 35), da sempre prezioso partner della Commissione.
Venendo ai numeri, si è parlato di bilanci che, in forma pressoché costante su scala annuale, hanno consentito nel lungo periodo di devolvere all’UNICEF più di un milione di Euro.
“Non penso assolutamente che si debba disperdere il patrimonio di risorse umane ed economiche raccolto in anni di attività svolta a livello di puro volontariato”, ha concluso il Presidente Albertini. Nell’annunciare gli oltre 100.000 Euro tuttora nella disponibilità della Commissione, Albertini ha confermato che tale somma – rientrante nelle funzionalità interne della Commissione medesima ai sensi dei nuovi criteri UNICEF – sia interamente indirizzata alle principali emergenze che vedono UNICEF in prima linea.
Da ultimo, si è ipotizzato di lavorare fin da ora alla creazione di un organismo tutto dalla parte della difesa dei diritti dell’infanzia, che possa avere una configurazione tale da poter rientrare, nei momenti più opportuni, nella sfera dei comitati nazionali o che possa comunque canalizzare il proprio impegno volontario su progetti di solidarietà internazionale così cari alla Repubblica.
Non sono mancati ringraziamenti sinceri e profondi a tutti i membri della Commissione e agli uffici di supporto amministrativo e di segreteria, da sempre attenti e fortemente collaborativi nello svolgimento dell’attività della Commissione.