Colpo di scena positivo per Livio Bacciocchi.
La Corte di Cassazione di Milano ha annullato la condanna per concorso in bancarotta fraudolenta a 5 anni e 6 mesi al noto avvocato sammarinese.
Livio Bacciocchi per questo procedimento era stato addirittura sottoposto alla prima custodia cautelare, arrestato al casello autostradale di Rimini Sud nel 2011. A lui gli era stato contestato il reato di concorso nella bancarotta fraudolenta dell’imprenditore ternano Marco Moroni.
Il 16 aprile 2013 Il tribunale di Milano condannò in primo grado a 5 anni e mezzo di reclusione per concorso in bancarotta fraudolenta Livio Bacchiocchi. Secondo la corte Bacciocchi, aiutò l’imprenditore di Terni Marco Moroni a trasferire denaro da una sua società italiana, vicina al fallimento, ad una società di comodo sammarinese, la “Colmo”. Circa tre milioni di euro finiti poi alla Fincapital per poi tornare nella disponibilità di Moroni ma con una decurtazione del 20%, che i magistrati consideravano la provvigione data all’avvocato sammarinese. L’imprenditore ternano Moroni era stato condannato a 7 anni e mezzo così come Paolo Colafigli, suo sodale.
Il 24 Marzo 2014 la Corte d’Appello del Tribunale di Milano aveva confermato la decisione di primo grado, ieri l’annullamento da parte della Corte di Cassazione che ha rinviato ad altra sezione della Corte d’Appello di Milano, per una nuova valutazione dell’accaduto e delle contestazioni.