San Marino. La crisi c’è, ma il commercio al dettaglio aumenta: ecco i dati

Mercoledi 25 giugno 2014, l’Osservatorio sul Commercio, alla presenza del Segretario di Stato all’ Industria, Artigianato e Commercio Marco Arzilli,ha presentato i dati inerenti l’anno 2013. Il Presidente,Libero Barulli, nell’esporre i contenuti del rapporto,ha evidenziato che Il comparto commerciale presenta due diversi scenari,dove al calo continuo e oramai inesauribile del commercio all’ingrosso e sopratutto degli intermediari del commercio( -24 imprese) si contrappone l’aumento del commercio al dettaglio e del commercio , manutenzione, riparazione auto( +15 imprese).

I riflessi sul piano occupazionale ravvisano un saldo positivo di più sette dipendenti, perché il calo avvenuto negli intermediari è stato assorbito dal dettaglio con un aumento di 67 unità, per la maggior parte residenti.

Il saldo netto della monofase si attesta sui 47 milioni e 530mila euro ,dove ad un aumento di 630 mila euro nel commercio al dettaglio,si contrappone un calo di 4 milioni di euro nel commercio all’ingrosso e intermediari, in conseguenza del minor fatturato, in import.

I suddetti dati attestano la tenuta del commercio al dettaglio che registra, anche se di poco, aumenti di fatturato in alimentari,abbigliamento, profumerie e carburanti e confermano la propensione degli acquisti in territorio da parte dei residenti.

Come prospettiva però ci sono forti preoccupazioni per la situazione economica e sociale sia interna che ai nostri confini.

In territorio,specialmente, alla luce delle nuove normative fiscali, che rischiano di portare al calo dei consumi interni ,che uniti alla liberalizzazione attuata,possono ridurre la marginalità di molti operatori con la conseguente loro uscita dal mercato.

Ci sono poi forti timori,che,si assista ad un ulteriore infiltrazione della criminalità a discapito del la parte sana del settore che è largamente in mano ad operatori sammarinesi e residenti.

Il commercio è un pilastro sempre più determinante per l’ economia , la finanza pubblica e l’occupazione a San Marino, che ha svolto un ruolo di rilievo in questi anni di crisi del paese.Tanto più che in seguito alle dinamiche degli ultimi anni(2007-2013) è giunto quasi ad eguagliare, in termini di addetti, quello del manifatturiero .

Basti ricordare che nel periodo 2007- 2013, a fronte di un calo di 1000 occupati nel settore manifatturiero, il commercio, e nello specifico, quello al dettaglio, è servito anche da ammortizzatore, perchè ha generato l’incremento di 496 nuovi occupati, e di 13 milioni e 300mila euro di salari in più,e ha risparmiato al paese, conseguenze,come quelle procurate da altri comparti dell’economia , che hanno comportato, e continuano a comportare, costi sociali notevoli sia in termini di centinaia e centinaia di disoccupati,sia di uscite di decine di milioni di euro per il bilancio pubblico.

San Marino 25 giugno 2014 Il Presidente

Libero Barulli