San Marino. La crisi e? ufficiale: si vota a novembre con la preferenza unica.

Schermata 2016-08-04 alle 06.59.49Accolte le dimissioni di Antonella Mularoni. Ex alleati durissimi con Ap: “Sconcertante”. Mussoni duro: “Loro partito in via di estinzione”.

Si andra? alle urne: cio? e? quanto emerso in estrema sintesi dalla conferenza stampa, ieri, del Congresso di Stato. La data piu? probabile e? quella del 13 novembre. L’eventuale ballottaggio si terrebbe il 27 e, il nuovo governo, avrebbe il tempo di varare una finanziaria “politica”. Volti nonostante tutto distesi, ma parole taglienti quelle dei Segretari presenti Francesco Mussoni, Teodoro Lonfernini, Iro Belluzzi e Marco Arzilli. Parlano di clima “surreale” vissuto in Congresso nel prendere la decisione di accogliere le dimissioni dei Antonella Mularoni: hanno votato tutti compatti tranne Morganti e Capicchioni che si sono astenuti, non prendendosi dunque neppure quest’ultima responsabilita? politica per un governo nei fatti “tecnico” nel senso che dovra? ora occuparsi dei bisogni piu? stringenti del Paese.

A prendere parola per primo il segretario al Turismo e Sport Teodoro Lonfernini che parla apertamente di una legislatura “la cui fine anticipata era ormai in programma, ma tutto e? stato accelerato inspiegabilmente”. Il leit motiv della conferenza e? proprio il comportamento di Ap ritenuto dai congressisti come una sorta di colpo di teatro: “la legislatura era gia? finita, c’era solo da mettere in sicurezza il Paese e indire le elezioni. Invece questo strappo ha reso tutto piu? difficile e si ripercuote sulla gente”.

Tecnicamente dunque ha preso ieri ufficialmente il via la crisi di governo. Stabilito l’iter per giungere a nuove elezioni: il 10 agosto si riunira? il congresso e l’11 l’ufficio di presidenza per fissare ordine del giorno del Consiglio Grande e Generale gia? nella settimana del 20 agosto.

“Abbiamo preventivamente programmato un’altra riunione del congresso di Stato il 22 agosto per garantire l’attivita? ordinaria – ha puntualizzato Lonfernini – per non subire altre circostanze spiacevoli”. E ancora: “Non e? la prima volta che ci trovavamo di fronte alle dimissioni di un collega. Il primo fu Matteo Fiorini per questioni personali, poi Claudio Felici per motivi giudiziari, oggi le dimissioni sono di natura politica: certo, le scelte politiche sono legittime ma ora i lavori subiranno dei rallentamenti, come la messa in sicurezza del bilancio dello Stato e la questione delle banche”.

Parla poi Iro Belluzzi che usa la parola “sconcertante” per definire “il ritiro della delegazione di governo quando le istituzioni sono particolarmente deboli come in questo periodo estivo” e a precisa domanda non si nasconde, confermando la divergenza con gli altri due colleghi del Psd che invece di accettare le dimissioni si sono astenuti. “C’era gia? stata la riunione di ieri in maggioranza – ha specificato il segretario di Stato al Lavoro – e abbiamo constatato che la maggioranza non c’e? piu? e quindi determinate questioni sono rimaste da definire. Da Ap e? stata riaffermata la volonta? di uscire dal governo e confermare le dimissioni, per cui e? stato giusto assecondare la richiesta della forza politica. Se non avessimo scelto o avessimo rigettato le dimissioni saremmo finiti in un pantano istituzionale. Anche noi vogliamo elezioni nei piu? brevi tempi possibili – ha aggiunto Belluzzi – e cerchiamo piu? forze per una grande condivisione.

Accettare le dimissioni e? stato un atto di responsabilita? per non dilatare ulteriormente i tempi e per affrontare e dare quella sicurezza nella risoluzione dei problemi e risolvere situazioni ancora non risolte”.

Sorride amaro Marco Arzilli, pure lui basito da quanto accaduto: “Accettare le dimissioni e? stato un gesto dovuto, perche? l’azione di Ap ha minato il rapporto con i cittadini e il governo non poteva tentennare. Quindi un atto necessario e responsabile”. Il Segretario all’industria aggiunge come Ns, Dc e Psd “tengono al patto fatto con gli elettori. Dispiace – aggiunge – perche? si sapeva che non saremmo arrivati a scadenza naturale, volevamo mettere pero? in sicurezza il Paese con il bilancio, questo ci e? stato negato dall’azione repentina di Ap, pero? dobbiamo gestire al meglio la situazione”.

Il piu? duro di tutti e? il Segretario di Stato alla sanita? Francesco Mussoni che approfitta dell’occasione anche per replicare agli ultimi comunicati di Ap che lo hanno pesantemente tirato in ballo. Mussoni neanche tanto velatamente da? la chiave di lettura rispetto ad una decisione incomprensibile come quella di Ap di staccare la spina nonostante si fosse gia? d’accordo nell’andare al voto: “Abbiamo criticato fortemente l’atteggiamento politico di chi si e? reso responsabile della crisi in un momento in cui il paese ha bisogno di risposte. Abbiamo accettato le dimissioni anche con sollievo per fare chiarezza politica alla luce di certi atteggiamenti politici.

Ora si apre una fase di preparazione di un governo di maggioranza che non sia soggetta a veti, ricatti, questioni familiari, al ricatto di qual- cuno, perche? questo e? il problema degli ultimi mesi di governo, e delle questioni politiche sollevate”. Chiaro il riferimento alle questioni personali di qualcuno di Ap all’interno dell’Iss, motivi che secondo il Segretario alla sanita? sarebbero alla base della deci- sione estrema di uscire dal governo lasciando il Paese in difficolta?. Ma l’affondo di Mussoni non finisce qui: “Ap e? un partito in via di estinzione e forse finito del tutto, con Upr sta dando vita a #repubblica futura. Forse ora – ha detto – hanno la copertura politica. Io – ha poi aggiunto – sono stato oggetto di 4 comunicati stampa, non avevo replicato, ora ho dato risposte in termini politici. Basta fare politiche personali, e? necessario agire per il Paese. Questa operazione di Ap e? surreale, la tattica politica va a discapito del Paese e della stabilita? di governo”.

Dal governo assicurano anche che prima dello scioglimento verranno portati in aula per essere approvati i provvedimenti legislativi scaturiti dai referendum. “Andremo a votare con la preferenza unica – ha assicurato Lonfernini – lo dobbiamo ai cittadini e al rispetto della volonta? popolare, nonche? per smentire chi sostiene che si va a elezioni anticipate per bloccare l’esito referendario. E’ una questione di credibilita?”.

Ridistribuite, infine, le deleghe di Antonella Mularoni. Saranno suddivise tra i tre partiti restanti in maggioranza, quindi Dc, Ns e Psd.
La delega al territorio e ambiente, vista anche la tutela ambientale la gestione dei rifiuti in capo all’Aass
di cui ha la delega il Turismo, sara? quindi affidata Lonfernini, le telecomunicazioni andranno a Iro Belluzzi che ha gia? la delega all’informazione, mentre la delega per la gestione dei rapporti con l’azienda di produzione saranno in capo all’industria, quindi a Marco Arzilli. La Tribuna