Con una ampia delegazione guidata dal Segretario Generale Enzo Merlini, la CSdL ha partecipato lunedì 28 luglio alla cerimonia in Piazza della Libertà per celebrare la caduta del fascismo nel 1943 e il ritorno alla libertà.
Un evento che si intreccia direttamente con la storia della CSdL, nata proprio poche settimane dopo. Infatti, tra i primi atti del Governo provvisorio, incaricato di traghettare il Paese verso il ritorno alla democrazia, vi fu la nomina di Gino Giacomini quale Commissario con il compito di riorganizzare i lavoratori nel sindacato. Il 3 settembre 1943, venne firmato l’atto costitutivo della Confederazione Sammarinese del Lavoro.
La delegazione CSdL, presente anche con la propria bandiera, ha assistito con grande attenzione e coinvolgimento ai diversi momenti della celebrazione; dalla deposizione della corona di fiori alla presenza della Ecc.ma Reggenza di fronte alla statua della Libertà, al discorso del Segretario di Stato Matteo Ciacci in rappresentanza del Governo ed al concerto tenuto da 4 musicisti dell’Istituto Musicale, all’interno di Palazzo Pubblico.
La Confederazione intende particolarmente ringraziare la delegazione dell’ANPI di Rimini, guidata dal Presidente Andrea Caputo, che partecipando alla ricorrenza del 28 luglio a San Marino ha voluto rinnovare i profondi sentimenti di gratitudine, di cui l’Associazione dei Partigiani si fa portavoce, per l’accoglienza da parte dei cittadini sammarinesi a decine di migliaia di sfollati del circondario riminese.
Al contempo, come ha recentemente ricordato il Segretario CSdL, nonostante lo status di Paese neutrale, alcuni volontari sammarinesi si sono arruolati nelle brigate partigiane italiane e sono caduti per la libertà.
“Ricordare la caduta del fascismo serve anche da monito per il presente”, aveva altresì sottolineato Enzo Merlini, ricordando che l’impegno quotidiano della CSdL affinché il lavoro sia dignitoso, tutelato e al centro di una società giusta e inclusiva, “trae spunto anche dalla memoria di chi ha lottato per liberarci dall’oppressione e per riportare la libertà e la democrazia, che non sono mai acquisite una volta per tutte, ma devono essere rafforzate ogni giorno, con l’impegno di tutti e di tutte”.
Nella foto davanti alla Parva Domus, da sinistra Enzo Merlini, Andrea Caputo, Presidente ANPI Rimini, Mirco Botteghi, ANPI Rimini
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