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  • San Marino. La Democrazia e? stata di fatto snaturata. … di Domenico Gasperoni

    Domenico Gasperoni“Geneticamente svuotata: senza i contenuti caratterizzanti i suoi valori”.

    n queste giornate di fine agosto resiste un sapore vacanziero. Resiste anche un certo retrogusto, liberatorio, di vacanza della politica. O almeno della solita e quotidiana razione di baruffe del condominio politico.

    Lo colgo come un periodo favorevole per offrire spunti di riflessione sulla politica e sulla democrazia, con la P e la D maiuscole. Aggancio il punto di partenza a due “parole”, come sono definite dal Dizionario di Italiano: Ogm e Democrazia.

    “Ogm, sigla usata per indicare organismi il cui patrimonio genetico e? stato modificato mediante ibridazione e selezione o mutagenesi e selezione, oppure con metodiche che prevedono manipolazioni del DNA e inserimento mirato di nuovi geni negli organismi”.

    “Democrazia e? una forma di governo in cui la sovranita? risiede nel popolo, il quale la esercita per mezzo di rappresentanti liberamente eletti, con libera opposizione delle minoranze e nell’ambito della legge”.

    Intrecciando i due significati, sostengo la tesi che la democrazia contemporanea e? geneticamente modificata.

    Si sta allontanando da quella pensata e codificata nelle pergamene costituzionali degli Stati.

    Si matura un divorzio fra democrazia ideale e democrazia reale, mediante la manipolazione del suo Dna e il sovvertimento del principio di maggioranza.

    Quella che di fatto pratichiamo, e? una “democrazia svuotata”. La democrazia dei “senza”.

    Individuo almeno cinque furti di contenuti democratici, che provo ad illustrare.

    1. Democrazia senza maggioranza.

    In tantissimi Paesi del mondo, i governi si reggono di fatto su minoranze di cittadini. Detto provocatoriamente: sono sostenuti dalla maggioranza di minoranze. Una tesi facilmente dimostrabile, basta scorrere le statistiche sulla progressiva diminuzione del tasso di partecipazione al voto dei cittadini.

    Ricordo che nella grande democrazia inglese, con il 36,9% dei voti, il partito conservatore di Cameron ha conquistato il 51% dei seggi. Diavolerie della legge elettorale per mascherare che questa maggioranza parlamentare rappresenta di fatto poco piu? del 20% dei cittadini britannici.

    Osservazione che vale anche per San Marino. Dai padri fondatori sarebbe considerato un sacrilegio, governare senza il mitico 51%: uno stupro della democrazia, basata sul sacro principio della maggioranza.

    2. Politica senza i politici.

    Mi basta una battuta, per chiarire questo “senza”. Ormai da alcuni decenni, quando si compone una squadra di governo, la si vuole imbellettare da rappresentanti della societa? civile. Ci si vergogna dei soli politici. E altrettanto, quando si deve salvare un Paese, in stato di emergenza economica, si invocano governi tecnici. Perche? la classe politica e? ritenuta incapace di governare. Se le cose stanno cosi?: uomini del Palazzo, cambiate mestiere.

    3. Partiti senza cittadini.

    C’e? uno strano fenomeno distorsivo: i cittadini “double face”. Come elettori, anche se a malincuore e tappandosi il naso, votano comunque i loro partiti. Poi come cittadini li disprezzano. Cosi? almeno ci dicono le statistiche quando certificano che solo il 3-4% della popolazione ha fiducia nel mondo politico. La sfiducia verso i partiti diventa sfiducia verso la democrazia. Non si crede piu? che la democrazia attraverso i suoi riti e procedure, possa migliorare la vita dei cittadini.

    4. La leadership politica senza popolo, surrogato dal populismo.

    Sto parlando della personalizzazione del partito. Viviamo nell’epoca del “partito personale”. Berlusconi (il Maestro), Bossi, Grillo, Salvini e, per certi tratti lo stesso Renzi, insegnano.

    Ma il fenomeno si sta sviluppando in tutta Europa, anche nei movimenti anti sistema. A San Marino prevale lo sviluppo dei micro-partiti personali, pronti ad emergere quando entrano in crisi i partiti tradizionali.

    Potere mediatico e fiducia popolare sono i due volti della personalizzazione della leadership. Il partito personale comincia a svilupparsi quando l’adesione non avviene piu? nella forma della partecipazione generalizzata. Ma attraverso un’ identificazione simbolica con il capo politico, che diventa “sacerdote” di grandi temi politici simbolici.

    Il consenso, spesso viscerale, e? alimentato da una corte esultante ed esaltante di nominati. Cerchi magici.

    5. Economia senza politica.

    Questo e? forse il “senza” piu? inquietante. E’ l’economia che governa la politica, diventata un fantasma di fronte al potere dell’idolo finanziario. E’ l’economia che governa la democrazia mondiale. Lo si vede chiaramente dal rapporto squilibrato fra due sigle: Onu e Fmi. Da mesi e mesi l’Onu e? scomparso dalla scena. Mentre ogni giorno la stampa ci sbatte in faccia la dittatura del Fmi.

    Alla fine di questo percorso di svuotamento, ci resta in mano una democrazia senza cittadini. Un fallimento dei grandi sognatori del passato? Direi di no. Uno di questi, Norberto Bobbio ci rassicura. Nel bellissimo discorso “La democrazia rinnovata” (ormai dimenticato), pronunciato a San Marino nell’anniversario dell’Arengo, ci ricorda che “il cammino della democrazia e? tendenzialmente irreversibile…, e? anzi destinato ad allargarsi e a diventare sempre meno impervio e piu? sicuro”. Nella conclusione ci avverte come fare, citando Machiavelli: “gli ordini di una citta? sono fermi solo quando ciascheduno vi abbia sopra le mani”.

    Una riflessione sulla storia passata, monito per la storia futura: “Avervi sopra le mani. E tenerle ben salde. E non lasciare ad altri che ce le tolga e vi ponga le sue”.

    Domenico Gasperoni, La Tribuna