San Marino. La ‘Deposizione di Cristo’ di Baccio Bandinelli del Museo di Stato esposta al Bargello di Firenze

‘Deposizione di Cristo’ di Baccio BandinelliInaugurata ieri 8 aprile a Firenze la mostra che il Museo Nazionale del Bargello dedica allo scultore rinascimentale Baccio Bandinelli (1493-1560). Amico-nemico di Michelangelo, di cui ha emulato l’abilità, Bandinelli ha prodotto mirabili disegni, bassorilievi straordinari, sculture e dipinti. Il Museo di Stato della Repubblica di San Marino contribuisce a questo evento con il prestito dello splendido gesso raffigurante la “Deposizione di Cristo dalla croce” attribuito alla mano del grande scultore, donato allo Stato nel 1865 dal cavalier Alfonso Reichmann, amico di Luigi Cibrario. Il bassorilievo sammarinese, esposto nella sala Michelangelo del prestigioso museo, è fra le prime opere ad aprire la mostra fiorentina ed è posto al fianco della replica in bronzo realizzata da Girolamo Portigiani e rinettata da Antonio Susini conservata presso il Louvre di Parigi. Come hanno sottolineato il sovraintendente alle Belle Arti della Città di Firenze, Cristina Acidini e il direttore del museo del Bargello, Beatrice Paolozzi Strozzi, il lavoro di preparazione della mostra, che è la prima dedicata interamente allo scultore, è durato circa tre anni e ha coinvolto numerosi professionisti e prestatori che da ogni parte del mondo hanno fatto convergere su Firenze le opere in esposizione presso i propri musei. Presenti all’evento in rappresentanza della Repubblica, il Segretario di Stato per la Cultura, Giuseppe Morgnati, e il direttore dei Musei di Stato, Anna Simoncini, che hanno avuto modo di constatare il livello di valorizzazione dell’opera prestata e il contributo apportato nell’obiettivo comune di affermare la grandezza di Baccio Bandinelli, artista che ha lavorato presso la corte dei Medici in competizione con Michelangelo Buonarroti e Benvenuto Cellini. Dal carattere schivo e fiero, Baccio Bandinelli è entrato in aspro conflitto con i propri contemporanei, per questo motivo i critici che hanno orientato il pensiero nel corso del romanticismo lo hanno trascurato facendo invece la fortuna degli altri artisti del rinascimento fiorentino. Il gesso sammarinese, molto più completo del bronzo parigino, presenta due fasce laterali mirabilmente modellate, assenti nel modello in bronzo, una delle quali, quella a sinistra, reca una medaglia con l’effige dello stesso Baccio Bandinelli, che, come si nota nella sua produzione artistica, amava spesso autoritrarsi. L’opera sammarinese è stata sottoposta a un accurato restauro a cura del Museo di Stato nel 1999, che l’ha liberata da una consistente patina opaca e rossiccia che ne copriva la superficie, aggiunta forse nell’Ottocento per mascherare alcune piccole abrasioni, restituendole il sottostante colore brunastro e lucente ad imitazione del bronzo. La mostra resterà aperta fino al 13 luglio 2014.

S. Marino, 9 aprile 2014

Segreteria di Stato per l’Istruzione e Cultura