San Marino. La dichiarazione di guerra di Guzzetta verso San Marino qualora fosse cacciato: ”Scatta l’amore per il proprio paese (Italia) e non si può permettere di avere una enclave che prenda una deriva da stato di democratica alla Orban”

 

Ecco le parole del dirigente del Tribunale Guzzetta dette nell’ultimo Consiglio Giudiziario Plenario. E’ nei fatti una dichiarazione di guerra allo Stato e all’indipendenza di San Marino se lui in futuro verrà cacciato. 

Ecco che cosa ha detto:

”Ma nel momento in cui questo non sarebbe più un valore e noi fossimo -diciamo- messi alla porta, noi avremo una sola alternativa, una sola.
A quel punto non basta più la lealtà e l’amore per San Marino.
A quel punto scatta l’amore e la lealtà per il tuo paese, che non si può permettere di avere una enclave che prenda una deriva da stato di democratura alla Orban.”

Parole che fanno rabbrividire, dovrebbero indignare ogni vero sammarinese e ricordano un passato non molto lontano dove l’indipendenza e la sovranità di San Marino è stata messa in discussione.

Guzzetta novello Alberoni. Speriamo che il passato, ovvero la sua cacciata, si ripeta e si possa finalmente respirare aria di libertà.

/ms