San Marino. La disavventura di un nostro lettore allo smaltimento rifiuti di San Giovanni

rifiutiRICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Ieri, lunedì 5 gennaio, decido di liberarmi di una lavatrice non funzionante parcheggiata da tempo nel garage.
Premetto che da molti anni tutta la mia famiglia con molta cura fa la raccolta differenziata della spazzatura e con diligenza la posizioniamo di volta in volta negli appositi contenitori.
Dovendo smaltire una lavatrice mi procuro un furgone e mi reco a San Giovanni presso la discarica, dove fra l’altro in passato mi ero già recato più volte con la comodità di essere consigliato da un addetto sul dove posizionare il determinato oggetto o rifiuto da smaltire.
Arrivo con il furgone alla sbarra del piazzale dello smaltimento rifiuti e noto che nessuno apre la sbarra; scendo dal furgone, faccio due passi, oltrepasso a piedi la sbarra, arrivo davanti al piccolo ufficio dell’addetto e noto che non si vede dentro, probabilmente per le tende veneziane abbassate, busso e dopo poco esce l’addetto che fra l’altro conosco e anche lui mi conosce molto bene.  Senza neppure chiedere di cosa ho bisogno, con moderata arroganza e scocciato, probabilmente per essere stato disturbato, mi chiede a chi è intestato il furgone; io molto educatamente gli rispondo che è intestato a una mia azienda, lui molto deciso e arrogante mi dice che non posso entrare, gli chiedo perché e lui mi risponde che devo chiederlo ai capi.  Con molta pazienza e tranquillità gli spiego che ho una lavatrice non funzionante, fra l’altro a 4 metri da me vedo il sito dove vi sono accatastate lavatrici e frigoriferi e mi permetto di dire che sono disposto a dargli un documento ed eventualmente firmare un foglio dove dichiaro cosa ho scaricato.  Lui non ne vuole sapere, fra l’altro ancora più scocciato mi continua in maniera molto ignorante a dire di chiamare Emanuele Valli e chiedere a lui se posso scaricare.
Basito e molto amareggiato me ne torno a Serravalle con la lavatrice nel furgone.
Mentre scendo sulla superstrada penso a cosa devo fare e molto serenamente ma con grande imbarazzo decido di recarmi vicino a casa nella zona industriale di Galazzano e depositare vicino ai contenitori destinati alle aziende della zona la famigerata lavatrice.
Quando arrivo sul posto noto con molto rammarico un spettacolo deprimente……..
Ma sicuramente quelle persone che si sono permesse di di fare quello scempio che vedete nelle foto, sono state trattate e cacciate come lo sono stato io.
Credetemi pago regolarmente le tasse ed in particolare la tassa sui rifiuti. Povera San Marino.
G. Zonzini