San Marino, la Federazione Pensionati USL contro la riforma IGR: “Non si colpiscano ancora i più deboli… Il Fisco vada a prendere i soldi dove ci sono”

Duro comunicato del direttivo: “Il Paese è in piena emergenza sociale, il fisco vada a prendere i soldi dove ci sono davvero”… La Federazione Pensionati dell’Unione Sammarinese dei Lavoratori (USL) lancia un appello accorato alla politica e dice un deciso “no” a una riforma dell’IGR che, a suo avviso, penalizzerebbe ancora una volta chi ha sempre rispettato le regole e contribuito correttamente al sistema.

Nel corso della riunione del Direttivo del 4 agosto, la Federazione ha espresso forte preoccupazione per il contesto economico e sociale in cui si colloca la proposta di riforma fiscale: “Il Paese già soffre di una erosione del potere di acquisto mai vista dal dopoguerra – si legge nella nota –. Il depauperamento di stipendi e pensioni è sotto gli occhi di tutti, quindi non c’è momento più sbagliato per colpire ancora i redditi più tartassati”.

Secondo i pensionati USL, piuttosto che gravare ulteriormente sulle fasce più deboli, sarebbe necessario “aprire il compasso” e concentrare gli sforzi sulla lotta all’evasione e al recupero dei crediti verso i grandi debitori. Le misure previste per la riscossione del non dichiarato, denunciano, appaiono invece “ben poco incisive”.

Il comunicato critica con forza quella che definisce una disconnessione evidente tra politica e vita reale delle persone, sottolineando come molti pensionati si trovino ogni giorno ad affrontare situazioni difficili, tra affitti raddoppiati e un carovita che non lascia respiro. “Abbiamo assistito persone che rischiavano di restare senza un tetto, nonostante avessero sempre pagato regolarmente il canone”, spiegano.

Sotto accusa anche le modalità previste per usufruire dei benefici fiscali, che richiederebbero 500 euro annui di spese tracciate tramite Smac Card, escludendo però voci essenziali come assicurazioni e utenze. “Tolte queste spese, per chi paga un affitto resta ben poco da spendere. Perché il legislatore non tiene conto di problematiche così palesi?”

L’organizzazione si impegna a “fare tutto il possibile per riportare l’attenzione della politica sui problemi reali”, raccontando la difficoltà di tante persone che si rivolgono all’USL perché non riescono a vivere la pensione con la serenità meritata.

“Vorrebbero aiutare figli e nipoti, anch’essi vittime dell’erosione del potere d’acquisto che ha reso in certi casi il lavoro addirittura povero. Ma hanno bisogno essi stessi di un sostegno per arrivare a fine mese e per curarsi in tempi accettabili nella sanità pubblica”.

Il messaggio si chiude con un appello chiaro e diretto: “Basta prendere i soldi dai redditi bassi e dal ceto medio impoverito. I soldi si vadano a prendere dove ci sono e dove non sono stati mai presi”.

Leggi il comunicato stampa completo: Comunicato Federazione Pensionati USL