San Marino. LA FINE DI UNA TRADIZIONE … di Paolo Forcellini

Essere avvolti la sera del 18 di marzo da un silenzio ovattato, non sentire l’odore acre di fumo del bruciare della legna per il paese e non vedere più nei rioni e nella campagna sottostante i tantissimi falò che la illuminavano sino al Monte Carpegna, crea in chi appartiene a quella generazione che sta scomparendo per il costante avanzare del tempo, una grande tristezza. e tanta malinconia. Il progresso che sta cancellando tutto ciò che di buono la vita ci concedeva, si è portato via anche la tradizione dei Fuochi di San Giuseppe cui partecipava tutta la famiglia in un clima festante, soprattutto per i più piccini. Pur troppo bisogna farsene una ragione. Dei tanti falò che si accendevano in “città” fortunatamente, per la buona volontà e l’impegno di pochi, sta resistendo, (usque tandem) quello di Via Napoleone dove le salsicce e un buon bicchiere di sangiovese. hanno sostituito i botti e le castagnole.