San Marino. La Fiorita. Il ritorno in campo di Grandoni: “Otto mesi difficili. Sono tornato ancor più determinato di prima”

È tornato in campo per la prima volta mercoledì scorso, nell’andata degli ottavi di finale di Coppa Titano, dopo otto mesi dall’operazione a cui si era sottoposto per l’infortunio legamento crociato del ginocchio sinistro. Andrea Grandoni si è finalmente lasciato alle spalle un periodo difficile e ora rappresenta una risorsa in più nella rosa a disposizione del tecnico Thomas Manfredini.

Andrea, per prima cosa: come ti senti?

“Sto bene. Ovviamente non posso dire di essere ancora in una condizione ideale, per quello ci vorrà del tempo. Ho bisogno di giocare e di mettere più minuti possibili sulle gambe. Mi aspettavo, però, di essere anche più indietro, mentre sono già ad un buon livello”.

Come hai vissuto questi otto mesi?

“È stata molto dura: non vivere lo spogliatoio, l’adrenalina prima e dopo la partita, gli allenamenti, abituarsi ad un altro tipo di routine. Forse la cosa più difficile è vedere i compagni giocare e non poter fare niente. Sono cose che possono capitare e che fanno crescere. Capire quanto una cosa ti stia mancando, fornisce uno stimolo a tornare ancor più determinato di prima”.

Non era la prima volta che ti capitava…

“Avevo già avuto un infortunio all’altro ginocchio, nel 2016. Anche quella volta dovetti stare fermo per circa sei mesi. Era l’anno in cui giocavo a Ravenna e in cui vincemmo il campionato. Anche in quel caso fu molto dura stare fuori”.

Parliamo ora del vostro campionato. Che vittoria è stata quella di domenica contro la Folgore?

“Molto importante. Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile. Conosciamo bene Lasagni, un tecnico molto meticoloso. Sapevamo che ci avrebbero dato fastidio. Siamo andati molto bene, soprattutto nel primo tempo. Siamo partiti forte, abbiamo gestito il possesso palla e abbiamo creato diverse occasioni per fare gol. Nel secondo tempo ci siamo un po’ abbassati e abbiamo tenuto meno la palla. L’unico rammarico è quello di non essere riusciti a chiuderla prima per stare più sereni. Quando i risultati restano in bilico, c’è sempre il rischio che possa capitare l’episodio che complica le cose. Sono tre punti importanti perché quest’anno, abbiamo avuto modo di vederlo, tutte le partite sono difficili. Non bisogna perdere punti contro squadre che non ambiscono a lottare per le prime posizioni e bisogna farsi trovare pronti ad approfittare di eventuali passi falsi delle avversarie”.

Domani sera affrontate la Juvenes Dogana, una squadra sembra essere partita bene.

“Sono una formazione giovane, che corre, e ben allenata. Hanno pareggiato con il Tre Penne e messo in crisi la Virtus. Ci daranno del filo da torcere. È una partita da prendere con le pinze e da indirizzare subito dalla nostra parte. Dovremo essere anche più cattivi sotto porta”.

La Fiorita