SAN MARINO. LA GALIMBERTI TENNIS ACADEMY IN PRIMA LINEA PER LE MISURE ANTICOVID

 

“MASSIMA ATTENZIONE ALLA SICUREZZA E UN PROTOCOLLO PER GLI AGONISTI”.
ANDREA DEL FEDERICO SI FERMA SOLO IN FINALE NELL’OPEN DI GENOVA

 

Si fa presto a dire Accademia. In realtà fregiarsi di questo titolo comporta
onori ed oneri, è un titolo prestigioso ma come contropartita esige standard di
qualità assoluti, quasi un capitolato di servizi e prestazioni che poche realtà
sanno veramente offrire. In questo periodo, in particolare, è importante saper
offrire un panel di servizi di prim’ordine, oltre che sul lato tecnico e atletico,
anche su quello sanitario e di tutela della salute.
E’ emblematico dunque sapere come viene gestito il tutto alla Galimberti
Tennis Academy, da poco sbarcata sui campi del Queens Club di Cattolica.
“Mai come ora – spiega Giorgio Galimberti – serve senso civico e tanta
attenzione e rispetto nei confronti dei ragazzi, dei tecnici e delle loro famiglie.
Per poterci allenare tutti insieme in maniera sicura abbiamo fatto un tampone
generale in modo da conoscere il nostro stato di salute e creare una sorta di
‘bolla’. Va detto che l’Accademia alla fine è un ambiente chiuso e un giro di
tamponi per tutti è già una buona garanzia. Ciò detto, il primo screening è
stato per tutti negativo”.
In realtà la situazione è molto fluida, basta poco perché cambi il quadro e per
questo bisogna sempre stare pronti: “Il virus circola e ci siamo attrezzati. Un
giocatore, che non aveva frequentato l’Accademia perché era fuori per
esigenze personali, è risultato positivo, ma non aveva avuto contatti con gli
altri ragazzi. Comunque per sicurezza sono partiti altri screening settimanali e
sono venuti fuori altri tre casi di positività al rientro dal torneo di Padova, non
sono stati in contatto con gli altri giocatori del team e sono stati messi
direttamente in quarantena prima di riaggregarsi al gruppo. Tutte situazioni
che, grazie ai controlli, sono state affrontate in maniera tempestiva, gli stessi
giocatori positivi sono andati, come detto, in quarantena e abbiamo contenuto
un rischio che poteva essere anche grave. Abbiamo prevenuto il contagio
tenendo un atteggiamento responsabile, così ci siamo meritati la possibilità di
poter continuare ad allenare i nostri ragazzi avendo tutti i requisiti per poterlo
fare. In quest’ottica abbiamo iscritto diversi nostri giocatori al nuovo torneo
Open di Padova e ci stiamo allenando per quell’evento”.
Le parole d’ordine sono, insomma, cautela ed attenzione alla salute:
“Abbiamo avuto quattro casi, ma abbiamo limitato i rischi per tutti ed ora,

dopo un altro giro di tamponi, sono tutti negativi, facciamo di tutto per poter
dare la massima sicurezza ai nostri ragazzi, che spesso vivono lontano dalle
loro famiglie e quindi anche queste ultime possono stare tranquille”.
Il protocollo agonistico dell’Accademia è piuttosto semplice ma chiaro: “I
giocatori sono liberi di giocare i tornei, però al rientro devono osservare
qualche giorno di quarantena e a seguire effettuare il tampone prima di poter
rientrare nel gruppo”.
Una prassi che ha seguito anche il giovane e promettente 2.7 Andrea Del
Federico, allievo della Galimberti Tennis Academy, che nei giorni scorsi si è
fermato solo in finale nel torneo nazionale Open dell’Unione Sportiva
“Angelo Baiardo” a Genova. Il 20enne pescarese ha superato uno dopo
l’altro il 2.8 Davide Spinetta per 6-1 6-1, il 2.6 Riccardo Baldi per 6-1 6-4, il
2.5 Gianluca Cadenasso per 6-1 3-6 10-8, l’altro 2.5 Leonardo Biasiolo per 7-
5 7-6, in semifinale il 2.7 Mattia Rossi per 6-4 6-3, prima di cedere nel match
clou per 6-2 6-2 al 2.4 Federico Valle.