San Marino. La Juvenes Dogana ritrova gioco, vittoria e sorriso: è 2-0 contro la Folgore

 

Pasolini e D’Angeli decidono il derby. Amati: “Finalmente prestazione e risultato coincidono”

Termina la striscia senza vittorie per la Juvenes Dogana: dopo cinque partite, i biancorossoblù ritrovano i tre punti, battendo 2-0 la Folgore nel derby di Serravalle. Un successo che ripaga i tanti sforzi fatti dalla squadra guidata da Manuel Amati nel cercare sempre di raggiungere l’obiettivo costruendo gioco. “Finalmente la prestazione e il risultato sono coincisi – commenta Amati -. Avevamo disputato tante buone partite, comprese quelle con squadre di vertice, ma senza raccogliere punti, mentre la vittoria col Domagnano mi aveva lasciato un po’ di amaro in bocca perché non avevamo espresso il calcio che avremmo potuto. Mercoledì è successo: è impossibile trovare qualcuno che abbia deluso ed è difficile scegliere il migliore in campo, perché la squadra ha giocato sin dal primo momento, cercando di costruire e avendo pazienza quando, pur arrivando con facilità negli ultimi metri, come spesso accade l’area rimaneva per noi un tabù. Tanto è vero che, nei primi 45 minuti, l’occasione migliore l’abbiamo prodotta con un tiro da fuori di Filippo Pasolini. Questo vuol dire che dobbiamo fare di più negli ultimi 20 metri”.

Sono stati lo stesso Pasolini, al 62′, ed Eric D’Angeli, a 78′, a segnare i goal che hanno regalato i tre punti alla Juvenes Dogana, ora a quota 19 in classifica, a -1 dalla zona playoff. “Nella ripresa abbiamo avuto una fiammata, in occasione della prima rete, che è stata frutto di una grande azione corale – prosegue Amati -. Anche se, alla fine, l’assist è arrivato da un avversario, ha premiato il gioco costruito. Siamo contenti di aver poi trovato la vittoria, perché siamo all’ingresso di un tris di partite per noi determinante ai fini dell’accesso alla zona playoff, contro San Giovanni, Faetano e Pennarossa, e arrivarci con la consapevolezza di poter ottenere buoni risultati come oggi è diverso rispetto all’impasse in cui ci eravamo cacciati nelle ultime settimane senza punti”.

Nonostante promuova ampiamente tutti i giocatori scesi in campo, l’allenatore fa una menzione speciale per Michele Cevoli: “Mercoledì ha fatto vedere cosa voglia dire essere un capitano. Ha giocato in condizioni molto precarie, faticando ad allenarsi, ed è stato da esempio per gli altri. Gli avevo chiesto personalità nel guidare la difesa e nel tenere in ordine certi meccanismi che ogni tanto saltano, per frenesia, durante le nostre gare. Lo ha fatto alla grande, all’interno di un’ottima prestazione, contro un cliente ostico come Mattia Urbinati. Tutti, comunque, hanno fatto buone cose”.