Riceviamo e pubblichiamo
”Lettera Aperta
Carissimo Lorenzo GIARDI, da qualche tempo a questa parte leggiamo i tuoi tanti post su Facebook che pontificano, anzi sparano a zero contro la Società Sportiva Murata, criticando i dogmi tecnici, tattici e societari apostrofando malamente il Murata nella sua interezza societaria. E’ facile essere vicini alla squadra nei trionfi e criticarla nei momenti difficili con amenità d’ogni tipo.
Ci piace ricordare a tutti costoro come te, che le opinioni di ciascuno sono sempre e comunque opinabili, personali e sicuramente non sempre condivisibili ma occorre, anche nel dissenso, avere rispetto degli altri.
Noi siamo i componenti il Direttivo del Murata e come tali amiamo la Società Sportiva che ha compiuto, da poco, 50 anni e continueremo ad esserlo nonostante i momenti poco edificanti.
Essere sempre duramente, ed in maniera ingiusta, critici come te nei confronti di una Società, che da diverso tempo sta lottando con le dure difficoltà economiche, che tu ben conosci, non ti fa di certo onore.
Non possiamo accettare che ci venga messo l’anello al naso e trascinati, da chi tira la corda, là dove si generano, spesso, sterili polemiche; non è giusto! Tutto ciò lo riteniamo un gesto capzioso e stucchevole.
Dici di essere di Murata, che sei sempre stato tifoso per il Murata, ma che non puoi accettare di vedere una società ridotta così. Ti ricordiamo caro Lorenzo GIARDI che, seppur nei nostri difetti personali come ognuno di noi può avere, stiamo cercando di rinsaldare le fila affinché, la Società Sportiva, possa superare questo impasse che da diverso tempo a questa parte, suo malgrado, si trova. Tuttavia ti segnaliamo, per tuo aggiornamento, che sono entrati nel nostro Direttivo ben tre nuovi e giovani ragazzi di MURATA.
Ti apprezziamo per lo spirito critico che, se espresso con sano equilibrio, è pur sempre un monito costruttivo, ma non possiamo accettare continue e partigiane rappresentazioni offensive tese solo a esecrare tutto il sacrificio che attualmente stiamo facendo per la nostra amata Società Sportiva; questo livello non ci appartiene e siamo altresì certi che non possa, di certo, appartenere ad una persona seria, diligente e professionale quale un giornalista sportivo come sei tu.
Ti invitiamo affinché tu possa venire in sede ad offrirci quel tuo, sicuramente nobile, contributo per migliorarci ancor più nella nostra conduzione dirigenziale.
Per onestà intellettuale ci corre l’obbligo segnalarti che citare persone defunte solamente per fare più scoop non è rispettoso ma, tant’è.
Tanto ti dovevamo per onestà e, soprattutto per la stima che abbiamo nei tuoi confronti.
IL DIRETTIVO S.S. MURATA”