Riceviamo e pubblichiamo:
”Gentile Direttore,
sono pienamente d’accordo con Lei sulla necessità di incominciare, ed in maniera pressante, a far sentire la voce del Popolo Sanmarinese.
Per questo le scrivo; per dare un esempio, per fornire un modesto contributo utile a smuovere le coscienze di tutti quelli che, in questo territorio, hanno riposto tutte le loro speranze, cercando di vivere onestamente, nel rispetto delle regole traendo beneficio unicamente dal proprio lavoro quotidiano e dalla propria condotta.
Per ogni azione, buona o cattiva, esiste un limite etico di buon senso e di buon gusto che non deve essere superato. Da nessuno e per nessuna ragione. In questa piccola regola sta il segreto del rispetto reciproco, della fiducia nelle Istituzioni, del giusto concetto di Democrazia, dell’ essere Comunità partecipe, responsabile e coesa.
Ho seguito attentamente, negli ultimi mesi, lo svolgere delle situazioni economiche e politiche dell’ Antica Terra della Libertà. Ne va del mio futuro, di quello dei miei cari, della tranquillità di tutti noi.
La regola di cui sopra, negli ultimi tempi, è stata abbondantemente calpestata e trascinata nel fango.
Ho” intravisto” una vorticosa e tortuosa sequenza di azioni eseguite di sponda, senza alcuna spiegazione logica, decisioni oscure ed ai più inconcepibili, dichiarazioni maldestramente incensate al solo scopo di renderle ancora più fumose , promesse dopate di parole generiche e soporifere quali “trasparenza”, “responsabilità”, “sicurezza”…
Ieri un termine usato dal Segretario di Stato Simone Celli mi ha fatto letteralmente impressione: “…salvataggio di Asset Banca…”
Di colpo mi è venuta in mente una dichiarazione rilasciata alle agenzie stampa dal Comandante della Costa Concordia, Francesco Schettino, pochi giorni dopo il naufragio contro gli scogli dell’isola del Giglio.
Il senso delle sue parole era questo: Grazie alla mie esperienza, alla mia abnegazione, al mio senso del dovere e soprattutto al mio coraggio si sono potute salvare migliaia di persone…
Mi sono ricordato di come, praticamente tutti, abbiamo reagito a queste affermazioni; con disprezzo e disgusto che hanno trovato un giusto sfogo anche nell’ironia.
Allora mi chiedo: come può il Segretario alle Finanze Celli parlare di salvataggio dopo aver assistito, non senza colpe, al naufragio di Asset Banca operato da ufficiali e commissari che, dopo essere stati imposti sulla plancia di comando, per inesperienza o peggio per calcolo spregiudicato, barando sulla rotta o non sapendo “leggere” le carte, hanno portato l’Istituto Asset (insieme ai correntisti, soci, azionisti e dipendenti) in acque basse, condannandolo?
Ora siamo tutti qui ad osservare il relitto che lentamente continua ad inclinarsi, da mesi non vediamo soccorritori che nei paraggi si danno da fare lasciando i naufraghi soli e sbigottiti e si parla di “salvataggio”?
Ritornando al naufragio della Concordia sappiamo tutti come sono andati gli eventi, come sia stato stigmatizzato il comportamento codardo del comandante Schettino, la sua condanna penale ormai definitiva.
Se è vero che la Storia è maestra di vita, alla luce di come è andata a finire io, fossi nei panni di chi ha portato Asset sugli scogli, un brividino freddo, lungo la schiena, lo sentirei…
Lei, in un recente intervento, ha sollecitato i Sanmarinesi ad uscire dal “macchione”…
Da questo macchione da troppo tempo, escluse alcune voci isolate e pochi che sono usciti allo scoperto mettendoci la faccia, ho sentito provenire solo bisbigli, timidi squittii da topo, e peggio , sibili di serpenti.
Niente di confortante quindi.
E mai possibile che dopo gli eventi che sono sotto gli occhi di tutti ( inutile farne l’elenco ed la sequenza temporale) le Persone che fan parte degli Organi di Controllo Statali non abbiamo fatto sentire una sola voce o alzato un dito per almeno imporre delle spiegazioni a chi di dovere?
Tutto sta accadendo nel completo silenzio istituzionale, imposto più che proposto, in un clima di sospetto e prevaricazione tipico dei regimi totalitari di cui (purtroppo) la memoria dell’Umanità è zeppa.
Sono pienamente convinto che non serve parlare di forconi o brandire archibugi arrugginiti. Non occorre palesare lo spettro del colpo di stato,aizzare la sommossa popolare, evocare gesti eroici.
Basterebbe che tutte le persone per bene, a schiena dritta, con educazione e soprattutto fermezza incominciassero da subito a far sentire la loro voce potente e soprattutto ad organizzare una contestazione credibile. Tutti coloro che ci credono, insieme, sotto una sola bandiera.
Sta poi allo Stato, al Governo, alla politica tutta, alla televisione, ai giornali fare da megafono e soprattutto garantire la libertà a queste voci che non devono essere più ritenute isolate e controcorrente.
Non può esserci ancora e solo silenzio… se il dialogo, il confronto , le spiegazioni, le prove dei misfatti, e perchè no, le scuse non arriveranno oggi, domani per san Marino e la sua Gente potrebbe essere troppo tardi.
Concludo azzardando due mie ipotesi.
La prima; che questo “modo di fare”, la maniera di esproprio “con silenziatore” operato nei confronti di Asset Banca possa essere un “test” per capire risultati economici, impatto sulla popolazione, procedure da adottare etc etc per poi “esportare” questo modello esecutivo nel sistema finanziario più vicino a quello di San Marino: quello italiano. Qualcuno, e non in tempi lontani, e salito sul Monte portanto “idee”..
Quindi, per un attimo, munito di spirito complottista vedo San Marino usato come area 51 nei test atomici del secolo scorso. Li sono rimaste solo macerie abbandonate e deserto… ed anche dove sono cadute le due bombe…
La seconda ipotesi vede il Segretario Celli, la dirigenza di Bcsm, i cosiddetti commissari nella veste di quelli che non sanno fare bene il loro lavoro. E non parlano. Spesso evitano il contatto con la realtà esterna chiudendosi nei loro “rifugi” rimandando decisioni o peggio sbagliandole.
Se così dovesse essere diventa necessario che chi di dovere intervenga urgentemente, convochi tutte le parti interessate, risponda con chiarezza alle domande dei Cittadini, rimuova chi si è macchiato di incapacità o superficialità, ripristini il Diritto di Stato, accerti responsabilità e risarcimenti.
In attesa di un alba nuova passano davanti ai miei occhi le immagini di un sogno o meglio una allucinazione:
Odo musica di un orchestrina che suona, vedo tanti che ballano ignari, intuisco timonieri confusi data la rotta incerta che mantengono, sento narrare di comandanti al ristorante , in cabina a complottare tra loro oppure dormire sognando di essere sceriffi di un personale far waste ( non è un errore di battitura…), so di una mummia egiziana nell’oscurità delle stive che si trascina dietro una millenaria maledizione, e guardo con preoccupazione la tanta, troppa nebbia attorno che non lascia più intravedere l’orizzonte…
Non vi ricorda niente? eppure come sottotitoli in questa scena tornano alcuni termini significativi: “sicurezza”, “responsabilità, “salvataggio”, “titano” opsss “Titanic”…
Un altro naufragio, ancora misteri, sopratutto vittime incolpevoli, rottami e scialuppe vuote.
Occorrono subito, per evitare il peggio, molti, autorevoli “De Falco” sanmarinesi che impongano nella loro veste istituzionale con risolutezza ed ad “alta” voce un chiaro comando ai vari “Schettini” responsabili degli ultimi disastri:
“Scendete dal Monte, cazzo!!!”
Un lettore”