San Marino. La lettera-petizione del Gruppo La Primavera. Le donne sammarinesi a Palazzo Pubblico dai Reggenti

primaveraEcco il testo dell’istanza presentata alla Reggenza: ”Repubblica di San Marino 5 aprile 2015

Ecc.mi Capitani Reggenti
Andrea Belluzzi I – Roberto Venturini I
LORO SEDI

Eccellenze,
un gruppo di donne sammarinesi si pregia di indirizzare Loro un accorato appello affinché sia affrontata con saggezza, determinazione e lungimiranza la crisi che da troppo tempo attraversa la nostra antica ed amata Repubblica.
Si chiede da tempo – da troppo tempo ormai- di aggredire le nostre emergenze, di rasserenare il presente e di preparare il futuro nel segno della fiducia: a tutt’oggi però solo fallimenti, divisioni, assenza di progettualità, imbarbarimenti culturali che hanno minato e minano – soprattutto questi ultimi- la nostra matrice statuale, le nostre tradizioni ed i nostri valori, prima universalmente riconosciuti ed apprezzati.

L’assenza di un “buongoverno” politico ed amministrativo ha prodotto , anche a seguito di dannosi rinvii , problemi enormi per un Paese altrimenti gestibile data la sua esiguita’ territoriale e le sue straordinarie risorse : sacche di povertà dovute alla perdita del lavoro, attacchi all’ordine pubblico, criminalità mafiosa, droga e alcool in particolare fra i giovani, socialità compromessa, disordini fra partiti e dentro i partiti, crisi economica e finanziaria….tutto questo, che mai ha interessato il nostro Stato nel passato, deve cessare. E deve cessare oggi.

Ci rendiamo conto che sia un gravoso compito, non facilitato dal fatto che le Istituzioni hanno perso prestigio e credibilità, che i partiti sono deflagrati dalla questione morale, che lo stato sociale è a rischio, che la finanza pubblica è allo stremo e soffocata da esosi debiti, che la economia è in recessione, che il sistema finanziario è stato massacrato dall’avventurismo e dal clientelismo.
L’emergere, inoltre, in modo drammatico, grazie all’attività dellamagistratura, della questione morale, che ha messo in luce comportamenti offensivi la legalità e che ha visto coinvolti molti uomini politici di primo piano ed altri uomini delle Istituzioni e non, ha creato ulteriori preoccupazioni ed una generale indignazione dei cittadini, che si sentono traditi.

Ma si deve reagire, e si deve farlo ora.

Noi donne non vogliamo assistere passivamente al disastro che sta coinvolgendo e sconvolgendo la Repubblica.
Noi donne non possiamo ne vogliamo girare la testa dall’altra parte, ma anzi ci sentiamo pronte a dare il nostro contributo per la salvezza di San Marino. Pronte a fare la nostra parte.
Siamo, nonostante tutto, positive anche perché siamo convinte che nel nostro Paese sia ancora possibile far emergere responsabilità, capacità e decoro; sia ancora possibile tirar fuori le giuste combinazioni per far emergere i cittadini migliori e le intelligenze in grado di riformare e di raccogliere l’emergenza.

“RIFARE SAN MARINO” è un progetto di alta politica, ma possibile e fattibile se a vincere sarà l’amore ed il rispetto, la presa di distanza dalla vecchia e corrotta politica, e se saranno -a condurlo in porto- le forze sinceramente votate al cambiamento, non disgiunte dalla partecipazione attiva dei cittadini….e delle donne.
Con queste preoccupazioni e con questi intendimenti, ci rivolgiamo alle Loro Eccellenze perché -come in altri momenti drammatici attraversati dalla Repubblica- siano richiamate le Istituzioni, le forze politiche e sociali, a dar vita ad un impegno -condiviso dalla cittadinanza- perché San Marino possa adottare una politica adeguata e mettere in campo una serie di riforme urgenti per superare la crisi ed iniziare una virtuosa ripresa.

Contiamo molto sul Vostro senso di responsabilità e sul Vostro spirito giovanile, sulla Vostra capacità politica di intravedere -qualora fossero necessarie- anche soluzioni di rottura e di assunzione di straordinari eventuali poteri, che dovessero rendersi fondamentali per la salvezza della Repubblica, onorando ancor di più il semestre che da poco avete iniziato.
Accolgano, Eccellenze, gli atti della nostra più alta stima e considerazione, unitamente agli auguri di una operativa e proficua attività
Firmato da 54 donne”