Questa mia rubrica ha un obiettivo preciso: e? concentrata sulla crescita, sul progresso economico. Cosi? i miei affondi non indulgono al passato ma guardano al futuro nella convinzione che ci sia come un falso mito del mondo di ieri, innocente e incorrotto, tipico delle societa? che non hanno piu? nessuna fiducia in se stesse e nel proprio futuro.
E che finiscono per chiudersi nella nostalgia di un eden mai esistito.
Guardare avanti e? un imperativo di chi voglia crescere anche se male non fa, talvolta, farlo con la testa voltata all’indietro, pensando magari ai nostri genitori. Dei miei e di quelli dei miei coetanei ricordo con orgoglio l’impegno, l’educazione, il grande rigore.
Per essere gli uomini che erano, per affermarsi e avere un ruolo nella societa? non intervenivano per forza in ogni campo, non erano opportunisti. Osservavano la regola di Gameliele secondo cui ogni uomo dotto che non sappia anche un mestiere finisce per diventare un furfante. E sara? per questo che la politica, l’economia, la giustizia che della societa? sono lo specchio non conoscevano gli eccessi cui oggi siamo abituati.
Si dira? che c’e? piu? liberta?.
Ma liberta? e? camminare assieme verso un obiettivo.
E tante volte – qui ha davvero ragione Benigni – piu? che la liberta? mancano oggi gli uomini liberi. La liberta?, il pensiero, sono faticosi e spesso e? piu? facile ap- propriarsi di pensieri gia? pensati da altri, credere nei pregiudizi, lamentarsi del presente piuttosto che costruire il futuro.
Il futuro poi non abbocca se si pesca sempre nelle stesse acque, se non si e? disposti a cambiare la propria forma mentis. Ce lo
ha dimostrato in questi giorni il principe saudita con il progetto di modernizzazione economica del Paese. Esso prevede di aprire alle donne, renderle un po’ meno diseguali in un regno in cui la discriminazione e? legge religiosa. Segno, come ho gia? scritto in passato, che solo aumentando il grado di civilta? di un Paese si puo? realmente pensare di farlo crescere.
L’Arabia saudita forse e? un esempio esagerato visto che e? sul banco degli imputati per gravissime violazioni dei diritti umani ma nel nostro ‘piccolo’ non possiamo non esserci accorti di una certa deriva che impedisce la crescita.
Una lezione in questo senso ci arriva dall’Africa, dal Nobel per la letteratura Wole Soyinka che ha ripreso l’Occidente per usare un linguaggio che favorirebbe anziche? combattere i terroristi islamici. “Certo – ha detto – esiste la liberta? di espressione. Ma esiste anche la liberta? di scelta di espressione. E non costa molto”. Come a dire che se il linguaggio e? corrotto anche chi lo usa e? corrotto.
Occorre dunque opporsi all’incanaglirsi del linguaggio: da li? si dovra? ripartire per mettere all’angolo il ‘branco di volpi’ che in nome di una falsa liberta?, mettendo in discussione tutto e tutti, ha come unico obiettivo quello di condannare il Paese ad avere il fuso orario della modernizzazione sempre spostato piu? indietro degli altri.
Non e? questa la San Marino che vorremmo.
Stefano Ercolani, Presidente Asset Banca
