San Marino. La lotta a Omicron sul Titano e nel mondo … di Alberto Forcellini

Alla fine, nonostante la lunga gestazione e il confronto a tutto tondo, il nuovo decreto Covid, ha scontentato un po’ tutti. Per la politica un’altra occasione persa di tenere le redini della situazione in un momento difficile e altamente confusionario qual è quello attuale.

Sono circa 25 mila le persone vaccinate. Questo in democrazia dovrebbe valere qualcosa, anche se non le si sente mai parlare e quasi mai intervengono sui social. In questa grandissima parte della popolazione sammarinese, sono contemplate un po’ tutte le scuole di pensiero, i sentimenti politici, le classi sociali. Eppure pochi esponenti politici si sono schierati apertamente da questa parte, che chiede rigore, che chiede un riconoscimento per avere partecipato convinta a tutte le misure di salute pubblica, che è convinta della validità di un’azione corale per tornare alla normalità, per garantire le attività economiche, per salvaguardare l’operatività dell’ospedale.

Secondo i bene informati e qualche articolo di giornale, sembra che siano stati il Gruppo Misto e Motus a mettere i bastoni fra le ruote della proposta arrivata in Congresso dal Gruppo ISS per le emergenze sanitarie. La narrazione fa dunque rilevare una netta contrapposizione tra le valutazioni medico scientifiche e un orientamento ideologico diverso.

Visto che in politica si ragiona anche con i numeri, solo la DC avrebbe potuto tagliare la testa al toro: o di qua, o di là. Invece, anche questa volta la DC è rimasta troppo impegnata a tenere in equilibrio le sue numerose correnti interne, anche queste divise un po’ di qua e un po’ di là.

Piuttosto che la salute della popolazione in generale, sembra che a certa politica interessi di più accaparrarsi i voti degli “urlatori” come qualcuno li definisce. Ma sembra fatica vana, vista l’intenzione, appena manifestata, di formare un partito autonomo.

Ci sono molte differenziazioni anche tra i no-vax, perché tra loro sono compresi anche coloro che hanno “paura” dei vaccini, per motivi che andrebbero indagati e spiegati. Le note periodiche dell’ISS, tuttavia rilevano “prime vaccinazioni” quasi ogni giorno. Ciò significa che rimarranno fuori dall’immunizzazione solo gli estremisti.

Per il resto, la campagna di vaccinazione procede a pieno ritmo, con una capacità di fuoco che può raggiungere i mille vaccini al giorno. Inoltre sono appena arrivate 6 mila dosi pediatriche. La fascia vaccinabile conta circa 4000 unità, quindi è pienamente coperta.

Tutto ciò lascia ben sperare che si possa superare presto anche questa fase ancora molto difficile, dovuta alla contagiosità di Omicron e alla presenza ancora attiva di Delta, che porta la gente in ospedale. L’Ansa riporta l’andamento settimanale ricavato dal report dell’Istituto Superiore di Sanità.   Il tasso di ricovero in terapia intensiva è pari a 26,7 casi ogni 100mila per i non vaccinati e 0,9 ogni 100mila per i vaccinati con booster. Inoltre, nei soggetti vaccinati con dose aggiuntiva/booster, si legge nel Report, l’efficacia nel prevenire la diagnosi e i casi di malattia severa è pari rispettivamente al 68,8% e al 98%.

Di fronte all’impennata di contagi da Covid, e alle curve che seguono traiettorie simili ma sfalsate nell’arco delle settimane, l’Europa si attrezza in modo diverso per rispondere all’attuale fase della pandemia. E così la Gran Bretagna, dove l’ondata di Omicron avrebbe già raggiunto il suo picco, pensa a revocare dal 26 gennaio il suo modello di Green pass, necessario solo per gli ingressi in discoteca e agli eventi di massa ma mai veramente digerito da molti deputati conservatori ostili allo stesso premier Boris Johnson

L’Olanda allenta il lockdown imposto a dicembre, con la riapertura di negozi, palestre e parrucchieri, ma non di ristoranti e bar che resteranno chiusi almeno fino al 25 gennaio. In Francia il governo punta ancora a introdurre il pass vaccinale, l’equivalente del Super green pass italiano, nonostante lo stallo in parlamento e il terreno di scontro elettorale. Deputati e senatori hanno ripreso a lavorare su un progetto di legge comune: una delle ipotesi è che venga introdotto solo per i maggiori di 16 anni.

Resta alto l’allarme Omicron anche in Germania, che ha superato per la prima volta dall’inizio della pandemia il record di 92.000 contagi giornalieri, appena due giorni dopo aver sfondato il tetto degli 80.000 casi in 24 ore. Il ministro della Salute tedesco Karl Lauterbach, sottolineando che la variante Omicron non è affatto “innocua” ribadisce di essere favorevole a un obbligo vaccinale a partire dai 18 anni. Berlino ha tra l’altro nuovamente inserito l’Austria tra i Paesi ad alto rischio Covid, imponendo una quarantena di 10 giorni ai non vaccinati che rientrano dal Paese vicino, o di 5 più un test negativo. Un altro colpo al turismo invernale.

A causa di Omicron, gli ospedali sono in emergenza anche negli Usa, dove nell’ultima settimana si sono registrati oltre 800 mila casi e 1.871 morti al giorno.  E a tre settimane dalle Olimpiadi invernali di Pechino 2022, la Cina cerca di blindarsi. Sospese dal 24 gennaio 26 rotte aeree internazionali.

Come dire, San Marino è in mezzo ad un grande fenomeno mondiale. Fino al 31 gennaio, qualche misura più restrittiva c’è, poi si vedrà come vanno le cose. Ma dovremmo sempre ricordare tutti che, se manca la salute, tutto il resto diventa impossibile.

a/f