Ferie, per i più, finite… Tutto torna, quindi, alla normalità anche a San Marino: il Consiglio Grande torna a riunirsi; Repubblica Futura, dopo i disastri fatti nella precedente legislatura nel settore, torna a “pontificare” in materia di governance e vigilanza finanziaria e bancaria; i sindacati tornano a criticare ogni provvedimento pseudo-liberale varato dal Governo; il Pdcs archivia la sua Festa dell’Amicizia preannunciando il nuovo governo fotocopia dell’attuale, ovvero una nuova maggioranza dove -all’indomani del voto- tutti conteranno nulla e la Democrazia Cristiana tutto; i socialisti tornano ad essere divisi, ognuno per la sua strada nel ruolo -poichè divisi- di “vassalli” ad uso e consumo del “Partitone”…
Per Rete, invece, in “convalescenza” dopo il trauma post-crisi politica, le ferie non sono mai iniziate, ma, per il Movimento, continua il “congedo per malattia”…
Infatti, fra i “simil-grillini” sammarinesi non sembra più esistere una linea politica e dai suoi protagonisti esce tutto ed il contrario di tutto, arrivando -mi riferisco ad esempio alla famosa permuta immobiliare, i “milametri” metri quadri di terreno edificabile che diventa agricolo e gli altrettanto “milametri” agricoli che diventano edificabili- a criticare il governo per un provvedimento voluto proprio da Rete e un accordo raggiunto con la proprietà grazie anche alla presenza di Elena Tonnini ed Emanuele Santi, di Rete appunto.
Ultima l’interessante intervista al l’ex Segretario della Sanità, Roberto Ciavatta, pubblicata sulle pagine di RepubblicaSm. Un vero peccato, potrebbe concludere chi la legge, fu l’avvicendamento alla guida politica del delicato settore, visto che se solo il nostro Ciavatta fosse rimasto qualche settimana in più al governo, tutti i problemi inaspritisi durante la sua gestione si sarebbero risolti in un battibaleno… Se fossimo su un social sarebbe bastato un semplice “lol” per commentare…
Ma non siamo su un social. Così, dobbiamo -almeno provare- a prendere sul serio le parole dell’ex Segretario di Stato Ciavatta, secondo le quali, la colpa del disastro della sanità pubblica sarebbe sì sua, ma solo per aver assecondato la “Dc quando ha preteso di nominare un direttore sanitario (Sergio Rabini – ndr) che ha finito per rallentare e bloccare il cambiamento necessario”- “Mi correggo -ha testualmente spiegato- non è la Dc, ma una specifica corrente della Dc, quella che si richiama ad ambienti massonici…”. “E’ noto -ha concluso- che il Direttore Sanitario fosse membro di spicco della massoneria”!
Quando si parla di massoneria, così, a caso, l’immaginario collettivo va alle logge segrete come l’italiana P2. Logge segrete, irregolari, mine per ogni democrazia e per il Diritto. Ma cosa ha in comune, con queste, la Serenissima Gran Loggia di San Marino? Nulla, perchè si tratta di una normalissima associazione culturale, regolare e trasparente, guidata inizialmente dal più volte ex Capitano Reggente Federico Micheloni che provvide a depositare in Tribunale i nomi di tutti i fondatori… In pratica, una sorta di Circolo Acli o Rotary Club, impegnata nel sociale e fautrice di importanti iniziative, fa le quali -sembra, approfondirò nei prossimi giorni- anche almeno una realizzata con il Patrocinio della Segreteria alla Sanità guidata da Ciavatta.
Infatti, Sergio Rabini fu membro per alcuni anni di quell’associazione che, ai tempi del Covid, (gennaio 2021) donò mille euro all’ISS per contribuire all’acquisto dei vaccini (nella foto sotto la cerimonia di consegna dove spicca l’ex Segretario di Stato con il Gran Maestro Emidio Troiano).
Avrebbe accettato, Ciavatta, una donazione da dei massoni, intesi come realtà irregolare e pericolosa per ogni istituzione democratica? Presumo di no… Forse, il riferimento infelice alla massoneria, è solo frutto di memoria corta? Chissà…
Ma non è tutto. Come quando ci si trova di fronte alle prese di posizione dei grillini italiani (dove la realtà dei fatti è un optional, eloquente in tal senso la campagna contro il centrodestra sul ripristino dei vitalizi, risultato ottenuto con il voto decisivo di un eletto nelle liste M5S e il voto contrario dei rappresentanti di FdI e Lega) anche in Rete si tende ad esagerare e distorcere. Così, nella stessa intervista, leggiamo che il Direttore Sanitario sarebbe “privo di competenze e dei requisiti previsti dalla legge”. Difficile da credere visto che lo stesso Rabini è presente nelle liste, nell’albo italiano dei direttori sanitari.
Ma, al di là di ciò, Ciavatta dimentica una cosa determinante in tal senso: chi portò in Congresso di Stato la delibera di incarico in cui si nominava Direttore Generale ad interim l’attuale Direttore Sanitario, dopo la “fuga” della Bruschi? E chi, poco dopo, portò in Congresso di Stato la delibera per prorogare, mi sembra fino al 31 gennaio, lo stesso incarico a Rabini?
Indovinate un po’? L’allora Segretario di Stato alla Sanità Roberto Ciavatta. Lo stesso Roberto Ciavatta che, oggi, ci racconta dalla pagine di una quanto mai interessante edizione di RepubblicaSm, che Rabini sarebbe “privo di competenze” e dei “requisiti previsti dalla legge”. Ma se così -come non sembrerebbe in realtà- fosse, perchè lo ha indicato per quel ruolo al Congresso di Stato? Misteri “grill…”. Ehm, misteri retini!
Mi piacerebbe, infine, a questo punto, fare una precisa domanda all’ex Segretario di Stato alla Sanità retino: risponde al vero, come risulta a me, che oggi un intervento di ernia inguinale realizzato con il robot chirurgico ha un costo per l’ISS di 12.500 euro e una durata di circa tre ore, a fronte dei 500 euro e dei 15 minuti, che è il costo dello stesso intervento con la chirurgia tradizionale? E, se sì, la colpa di questo importantissimo aggravio di costi è del Direttore Sanitario che, a quanto ne so, almeno nella fase iniziale si rifiutò di avvalorarne l’acquisto? Oppure, la responsabilità di questo aggravio di costi che nei primi sei mesi 2023 sembrerebbe aver bloccato ogni altro stanziamento verso altre specificità sanitarie, è della Dc, o meglio di “una specifica corrente della Dc, quella che si richiama ad ambienti massonici”?
O, forse, anche questo problema attuale, è frutto di una scelta controversa fatta dall’allora Segretario di Stato alla Sanità e dal Direttore Generale, contro il parere di altri membri del Comitato Esecutivo ISS?
Enrico Lazzari