San Marino. La mia casa violata dai ladri … di Carlo Lonfernini

ladri scassinano cassaforte”Devo tristemente constatare che qui truffatori, ladri, banditi sono una specie protetta e quindi intoccabile”

Nel pomeriggio di giovedì 24 aprile, nella mia casa di Domagnano, ho subito un furto a opera dei soliti ignoti.

Ladri abilissimi e senza scrupoli hanno letteralmente assaltato la mia casa; tagliato la recinzione, divelto inferriate e con un potente troncatore a disco rotante hanno tagliato a pezzi la porta blindata di un ripostiglio a muro dove erano conservati vari oggetti di discreto valore economico ma di grande valore affettivo. Tutti trafugati.

Mia moglie Roberta, rientrando verso le 17.00, ha visto una persona sul tetto della casa, era lì pronta a dare l’allarme ai complici che stavano “ lavorando”, con prontezza ha iniziato a chiamare la Gendarmeria con vari tentativi perché da noi i telefonini vanno e non vanno per merito di un prestigioso operatore Italiano che ci sta fornendo un servizio di telefonia mobile degno del più sgangherato paese del terzo mondo.

Appena informati, i Gendarmi sono intervenuti tempestivamente e in base alle indicazioni di mia moglie, sono riusciti a intercettare e inseguire la moto sulla quale due di loro erano fuggiti ma senza poterli fermare perchè riuscivano a varcare il confine nella parte alta di Galazzano, punto in cui i nostri Gendarmi sono tassativamente obbligati a fermarsi.

Dunque un’azione di tipo militare, un commando ben strutturato formato 3-4 banditi armati, dotati di sofisticate e potenti attrezzature che danno l’assalto alla casa di un comune cittadino come se fosse la postazione del nemico in una normale azione di guerra.

Ma non siamo mica in guerra!
Non siamo forse in un tranquillo e pacifico paese civile?

Mi viene confermato che un nostro Gendarme non può sconfinare nemmeno quando sta per acciuffare un bandito. Ma allora che razza di accordi abbiamo con la vicina e “amica Italia”.

La Guardia di finanza si permette di assediare i nostri confini come se al nostro interno vi fossero solo delinquenti, Carabinieri e militari si permetto di entrare nel nostro Stato con le loro divise e con le loro armi, però i nostri Gendarmi non possono sconfinare di un metro anche quando stanno per acciuffare un delinquente.

Mi chiedo se queste non siano “robe da matti”. Una persona bene informata mi ha spiegato che se anche li avessero presi, tutto si sarebbe concluso con un breve interrogatorio e poi tutti liberi come se niente fosse accaduto. Allora ,obtorto collo, devo dire: meglio così perché oltre al danno avrei dovuto subire anche la beffa.

A questo punto con l’amarezza di un cittadino che vuole bene al suo Paese devo tristemente constatare che qui truffatori, ladri e banditi sono una specie protetta e quindi intoccabile.

La guerra ai ladri, ai banditi e ai truffatori che hanno rubato Monofase per 150 milioni non si fa; la guerra si fa ai commercianti, agli artigiani ai professionisti che lavorano e offrono posti di lavoro e che con sacrifici portano avanti la baracca.

Bene così!
I Cittadini onesti non ringraziano!

Il mio pensiero e la mia solidarietà va ai concittadini che prima di noi hanno subito questa umiliazione .
Ringrazio i bravi ragazzi della Gendarmeria, motivati e professionali che sono intervenuti subito, che hanno fatto quello che potevano e che ci hanno aiutato e incoraggiato a riprendere possesso della nostra casa, violentata, imbrattata e deturpata e che per un bel po’ di tempo faremo fatica a riconoscere come la sede della nostra intimità e dei nostri affetti.
Dovrei ringraziare anche coloro che dall’alto delle loro funzioni hanno il compito di difendere e presidiare la nostra sicurezza, ma in questo momento non me la sento di farlo.

Lo farò quando si decideranno a mettere sul campo leggi e strategie capaci di garantire a tutti noi il diritto di sentirsi cittadini di un paese veramente civile.

La Tribuna