«Era un ragazzo tranquillo, non ci ha messo molto a prendere confidenza con i nuovi compagni. Era socievole e sorridente». Graziano Crisafulli amava il gioco del pallone e nella piccola Repubblica di San Marino dove viveva insieme alla moglie e al figlio di poco più di anno, aveva iniziato nell’estate del 2014 a indossare la maglia del Tre Fiori, la squadra del Castello di Fiorentino che partecipa al campionato sammarinese. La notizia della tragica morte del 28enne di origine siciliana ieri mattina nell’ambiente calcistico del Titano è arrivata come un pugno nello stomaco. «Proviamo davvero un grande dispiacere – dice Aster Casali, il direttore sportivo che portò l’attaccante siciliano al Tre Fiori – Era un ragazzo così giovane e con un bambino piccolo. Ha fatto parte della nostra società per poco tempo perché praticamente subito dopo il tesseramento, quando eravamo vicini all’inizio del campionato, ha avuto un brutto infortunio a un ginocchio. Ha cominciato ad allenarsi e a giocare con noi all’inizio dello scorso campionato. A metterci in contatto era stato suo suocero, un ex arbitro di San Marino. Purtroppo quell’infortunio non gli ha permesso di continuare insieme alla nostra società e nemmeno di giocare troppe partite. Ci stringiamo attorno alla sua famiglia, in particolare alla moglie e al suo bambino».
Non riesce a trovare le parole il presidente della Federazione sammarinese gioco calcio del Titano, Giorgio Crescentini. «E’ una cosa tremenda – dice – che fa tremare le gambe e mi fa restare sbigottito soprattutto quando si parla di un giovane che lascia un figlio piccolo. Sono davvero senza parole, scioccato. Conosco il suocero del ragazzo che è ancora un collaboratore della sezione arbitri». «Quando ha iniziato a giocare con noi – spiega l’allenatore del Tre Fiori, Floriano Sperindio – era arrivato da poco dalla Sicilia. Poi, però, si è rotto i legamenti a inizio stagione e praticamente non lo abbiamo mai avuto a disposizione. La notizia non può che lasciarci un profondo dispiacere, soprattutto perché parliamo di un ragazzo giovane, con un bimbo piccolo».
Graziano viveva insieme alla moglie 30enne e al figlio a Fiorentino e in Repubblica lavorava in un’impresa edile.
«Un’altra tragedia nel giro di pochi gioni – commenta il Capitano di Castello di Fiorentino, Daniela Giannoni ricordando la morte pochi giorni prima di Capodanno della 16enne sammarinese Jenny Felici – A Fiorentino ci conosciamo praticamente tutti, almeno di vista e quando succedono queste cose non si può che rimanere senza parole. Siamo vicini alla famiglia». Il Resto del Carlino
