Il declino in cui è stato portato il Paese richiede una svolta radicale impostata su riforme strutturali per inaugurare un nuovo sistema San Marino. Sono necessarie riforme istituzionali per rimediare ai pastrocchi del passato, per rianimare la democrazia nello stato di diritto, per abrogare il sistema concessorio, per lasciare ampi spazi alla democrazia diretta(referendum, iniziativa popolare, Arengo), per una organizzazione dello Stato funzionale, snella, informatizzata, al servizio dei cittadini e delle imprese.
L’amministrazione della finanza pubblica va reimpostata con un bilancio statale veritiero, leggibile, partecipativo, risanato. Ogni spesa va pubblicata e motivata per via informatica, così come le procedure e le regole per l’approvvigionamento di cose e servizi. La trasparenza e la sana amministrazione devono diventare i capisaldi della gestione insieme all’analisi costi/benefici.
La Pubblica Amministrazione va completamente riorganizzata in poche direzioni generali che operano per progetti definiti da una programmazione economica indicativa approvata dal Consiglio dopo un’ ampia consultazione popolare.
Lo Stato deve intervenire nell’economia realizzando un polo bancario pubblico, garante dei risparmiatori, del settore previdenziale e della Tesoreria, nonché motore di sostegno all’iniziativa privata orientata verso le nuove tecnologie, i servizi, i prodotti innovativi e la ricerca. Il terziario va favorito e sostenuto così come l’associazionismo e il volontariato.
Al centro di una scuola rinnovata va messa la formazione professionale ad alto livello per favorire la piena occupazione dei lavoratori e per incentivare la cultura in generale.
Bisogna mettersi al passo con i tempi, cambiare la mentalità paesana, attivarsi nel mondo, costruire una buona immagine del Paese, pensare in grande, avere una visione di futuro, rifondare la nostra Repubblica.
Il cambiamento è possibile. Basta volerlo.
Emilio Della Balda