San Marino. La nuova lettera del Movimento Imprenditori Sammarinesi al Congresso di Stato

Riceviamo e pubblichiamo

Ill.mi Segretari di Stato,
in seguito all’uscita del nuovo decreto legge nr 63-2020 siamo a manifestare tutto il nostro dissenso per le misure a sostegno di imprese, autonomi e liberi professionisti varate nei giorni scorsi. Come anticipato agli ecc. Mi Capitani Reggenti, la nostra categoria è stata quella più colpita dall’emergenza sanitaria e che ne pagherà più le conseguenze sul lungo termine. Vorremmo sottolineare con fermezza e ribadire che le piccole e media imprese rappresentano la maggior parte del tessuto economico del nostro Stato: dall’artigiano al commercio, al turismo sono coloro che sostengono il paese con gli introiti generati e le tasse dirette ed indirette versate. Detto questo sarebbe stato fondamentale, nel decreto appena licenziato, porre alcune piccole, se pur fondamentali, diversificazioni tra tipologie di PMI in quanto non tutti gli aiuti sono congeniali per tutte le tipologie di aziende. Dopo un confronto costruttivo con gran parte delle 400 aziende firmatarie della precedente lettera, abbiamo individuato le modifiche al decreto nr 63 che formuliamo qui di seguito:

– Tassa licenza al 30/04/2020: soppressione del pagamento per tutte le società che sono state chiuse per decreto legge.
– Art.7 (dilazione di pagamento per debiti iscritti a ruolo): riteniamo insufficiente spostare la scadenze delle cartelle esattoriali emessa dopo il 1 Aprile ed il 30 Giugno di soli 30 giorni (31/07/2020).
– Art.8 (Affitti passivi): come nella precedente lettera pretendiamo che il credito d’imposta, nella misura del 60% degli affitti Marzo e Aprile (per chi era chiuso da decreto), sia spendibile per il pagamento di qualsiasi tipo di imposta e tassa da subito.
– Art.20 (Misure temporanee per il sostegno alla liquidità degli operatori economici): apprezziamo lo sforzo di emettere una garanzia statale pari al 70% sull’importo finanziato ma condanniamo le modalità di calcolo dell’importo. Quest’ultimo, tenendo conto dell’introduzione fatta in questa lettera, è totalmente errato in quanto privilegia aziende con molti dipendenti e condanna chi ha meno dipendenti ma, magari, vende merce di un certo importo che necessita di investimenti più consistenti. Non si può mettere sullo stesso piano un’azienda di servizi ed un’azienda di commercio al dettaglio che per mandare avanti il suo business ha bisogno di finanziamenti maggiori per l’acquisto delle materie prime. Pertanto proponiamo una integrazione alla modalità di individuazione dell’importo erogabile mediante, per esempio, calcolo del 25% (importo massimo richiedibile) del fatturato dell’anno 2019. E’ fondamentale fissare un tempo massimo per la valutazione/erogazione del finanziamento richiesto da parte dell’istituto di credito in massimo 7 giorni lavorativi. Alla data di oggi, nessuna banca, ancora, sa come dover procedere.

Queste sono solo alcune delle modifiche, per noi fondamentali, per il sostentamento immediato delle PMI da implementare con le richieste, già esposte nella seconda lettera, non appena San Marino potrà beneficiare di finanziamenti esterni. Noi imprenditori, caro Governo, con queste nostre richieste presenti e passate, consci dello stato attuale del bilancio pubblico, non siamo qui per chiedere soldi a fondo perduto o moratorie di debiti passati, stiamo chiedendo aiuti concreti ed attuabili con un minimo di “giudizio”. Pertanto, ribadiamo a gran voce che i “furbetti del passato” debbano star fuori da tutti questi possibili aiuti e che le aziende debbano dimostrare di essere state danneggiate dall’emergenza sanitaria con un semplice studio del fatturato fatto tra Marzo e Maggio 2020. Alla luce del nuovo decreto italiano del 26 Aprile 2020 chiediamo che il 04/05/2020 sia dato il via a tutte le tipologie di attività, con le dovute disposizioni sanitarie, e che sia stipulato accordo con le regioni limitrofi (Emilia-Romagna e Marche) per la libera circolazione delle persone italiane/sammarinesi senza blocchi ai confini. Tutto ciò sarebbe di aiuto per la ripresa del commercio interno visto che nella Repubblica Italiana gran parte del commercio al dettaglio riaprirà il 18 Maggio 2020. Con la presente richiediamo incontro urgente con gli ill.mi Segretari di Stato alle Finanze, Lavoro ed Industria per un confronto costruttivo volto al miglioramento degli strumenti messi in atto. Specifichiamo, per ultimo, quanto segue: in mancanza di aiuti concreti immediati e di strumenti finanziari certi siamo costretti, nostro malgrado, a continuare la sospensione di ogni pagamento verso l’Amministrazione Pubblica dando precedenza alle spese necessarie per il sostentamento delle nostre famiglie. Sottolineiamo che il costo dei dipendenti, vista la crisi economica, diventerà insostenibile e, pertanto, saremo costretti a riduzioni di personale che andranno a gravare, ancora più negativamente, sul bilancio dello Stato.

Distinti Saluti.

c.s. Movimento Imprenditori Sammarinesi