San Marino. La nuova vita d’oro di Bevere. Consulente di Beccari con ufficio a Palazzo Begni e oltre 200.000 euro in tasca …. di Enrico Lazzari

San Marino, oasi di libertà e santuario per i privilegiati, ci regala un altro show da circo amministrativo! Mentre noi comuni mortali sudiamo per pagare le bollette, qualcuno lassù, al Palazzo, ha deciso di trasformare un “licenziamento” – ops, una rescissione anticipata – nel colpo del secolo, degno di un prestigiatore di Las Vegas. O forse di un genio che compra una Ferrari col portafoglio del Monopoli… Invece, indovinate un po’? Quel portafoglio non è pieno di “dollari” blu, rossi e verdi di carta straccia, è il vostro!

Enrico Lazzari

Avete capito bene, sì. Parlo di lui, il Dott. Francesco Bevere, ex Direttore Generale dell’ISS, che invece di un addio con le lacrime si gode un arrivederci da nababbo, con inchini e applausi pagati – udite udite – con i vostri euro sudati. E un’occhiataccia va a chi, tipo l’ex Segretario Roberto Ciavatta di Rete, o l’intero Congresso di Stato dell’epoca, potrebbe aver definito quel contratto-capestro nel 2022, lasciando a Bevere un jolly d’oro da giocare all’occorrenza e al malcapitato responsabile della Funzione Pubblica la penna per firmarlo.

Premessa d’obbligo: lui, Bevere, in fondo, ha solo sfruttato quel che gli è stato servito nel 2022 su un piatto d’argento… Lo avremmo, probabilmente, fatto in tanti. Ma chi glielo ha servito, beh, forse oggi dovrebbe arrossire un po’!

Entriamo nel cuore di questo “capolavoro” burocratico: il contratto di consulenza. Fino al 30 giugno 2025 (o, meglio, fino a quando il nuovo DG non lo ha spintonato via), Bevere fa il Direttore Generale, intascando €7.692 al mese, per 13 mensilità. Fate voi i conti, circa €99.996 lordi annui, retribuzioni di risultato escluse. Se fosse arrivato a fine corsa, il 10 febbraio 2027, al netto dei “premi” di risultato, avrebbe sfiorato i €170.000 netti in 20 mesi, quelli per cui è prevista la durata della consulenza dal giorno dell’abbandono della poltrona di DG ISS. E invece? Scippo anticipato, ma con sorpresa: diventa consulente, con l’obbligo “eroico” di “almeno cinque giorni” al mese di presenza fisica in territorio, incassando, in quegli stessi 20 mesi: €170.000 circa! In pratica il Titano, oggi, ha un consulente che costa – più o meno – come un DG…

Ma il vero botto? Se i termini che ho “sbirciato” da una fonte autorevole (e riservata, eh!) fossero veri, metà di quei soldi – circa €85.000 conteggiando a spanna – gli sono già piovuti in tasca il 1° luglio 2025 e l’altra metà gli arriverà entro Natale. In tal senso l’art.5 che ho potuto “sbirciare” non lascerebbe dubbi: “In relazione agli incarichi (…) è riconosciuto in favore del Professionista un compenso complessivo pari ad € 207.684,00 euro – fatto salvo l’eventuale riconoscimento delle ulteriori somme a titolo di retribuzione di risultato (…) – da corrispondersi con le seguenti modalità: a) € 7.692,00 euro mensili da corrispondersi il giorno 27 del mese di riferimento, sino a quando perdurerà l’incarico di DG dell’ISS. (…)” mentre “la rimanente somma, sino alla concorrenza del predetto totale di € 207.684,00 (…) da corrispondersi in via anticipata in due tranche di pari importo di cui la prima in data 1° luglio 2025 e la seconda in data 22 dicembre 2025 (…)”.

Capolavoro, no? Prima ancora di aprire l’agenda per segnare quei cinque giorni, il Consulente si ritrova con un gruzzolo da sceicco – si fa per dire – in banca. E cosa fa? “Consulenza qualificata” su sanità e prospettive sanitarie nell’accordo UE. Roba da Nobel, ma con un impegno minimo imposto che io, parlo degli “almeno” in cinque giorni, uso appena per stirare le camice, piegare le mutande e imprecare contro il disordine di casa.

E’ azzardato, secondo voi, pensare che ci si possa trovare di fronte ad una rescissione mascherata da consulenza, per evitare l’imbarazzo dei termini contrattuali a suo tempo sottoscritti nella definizione dei termini, oneri e onori, del nuovo DG ISS? Forse sì, forse no…

Sta di fatto che, anche in questo caso, le casse pubbliche appaiono come un bancomat per privilegiati… E i cittadini? Pagano, come al solito, con sorrisi amari. In un buco di Paese dove ogni centesimo dovrebbe essere custodito come un tesoro, si regala un paracadute d’oro a chi molla il timone. Quei €207.684 in 24 mesi – pagati perlopiù in anticipo – sembrano più una “penale” che un compenso.

Un affare? Per Bevere sembrerebbe di sì. Per le casse pubbliche, un salasso che puzza di mossa disperata per “addolcire” nell’opinione pubblica la poco digeribile penale di una rescissione. E chi ha definito, firmato quel contratto del 2022, magari con clausole capestro, potrebbe chiedersi se il vero genio sia stato lui… o chi gli ha dato la penna!

Ma in una simile torta più mancare la classica ciliegina? Certo che no… Così, si vocifera nel sottobosco della politica – e chi ha le chiavi della stanza dei bottoni potrebbe smentirlo, se del caso e se osa – che Bevere oggi abbia un ufficio tutto suo, gentilmente offerto dalla Segreteria di Stato per gli Affari Esteri. Gratis, ovviamente, perché voi sammarinesi adorate finanziare il “feng shui” dei consulenti part-time. Smart working? Sala riunioni? Vien da pensare sia troppo plebeo per un ex DG! Meglio un ufficio con vista, pagato coi vostri “scudi”.

Mentre il mondo corre verso il telelavoro, qui si spalanca il portafoglio. Così, oggi, Bevere vi costa come un DG dell’ISS, ma all’apparenza potrebbe lavorare come un hobbista!

L’expertise si paga, certo, ma qui sembra si stia comprando la direzione generale di una mega-factory travestita da consulenza. Un affare per il consulente, un pugno nello stomaco per voi che mi state leggendo

Cari sammarinesi, stringete i denti e tenetevi forte: nella terra della libertà, c’è chi vola alto coi vostri euro. Il contratto che vi ho appena raccontato sembra essere un monumento alla fantasia contabile, un fiocco dorato su una rescissione anticipata che odora – o “puzza”? – di regalo immeritato.

Mentre voi contate gli spiccioli nel borsellino, qualcuno brinda alla sua “nuova avventura” nella Terra della Libertà… Libertà, sì… Ma solo per chi si è ritrovata servita su un piatto d’argento la chiave del bancomat pubblico!

Enrico Lazzari