San Marino. “La parlamentare Paola Binetti interessata al nostro futuro”. A quello dell’Università

Paola Binetti“La parlamentare Paola Binetti interessata al nostro futuro” . Morganti ad un convegno biomedico organizzato dall’Opus Dei

Pensare in grande, credendo in se stessi, nei propri sogni per le proprie decisioni senza paure né limiti, puntare sulle forze ed intelligenze di casa propria”, è in sostanza quanto Giuseppe Morganti, un passato da editore, utile per assimilare da alcuni testi di Finanza (tra cui uno di Donald J. Trump) elementi che gli hanno fatto tornare in mente altrettanti antichi studi di Economia all’Università di Bologna.

Ed è quello che nei giorni scorsi ha fatto.
Una realtà che affiora con una domanda, forse, un poco ingenua: un paio di mesi fa, segretario, si sono scremate le possibili candidature a futuro Rettore. Nei fascicoli anche un progetto intitolato: ‘Internazionalizzazione e Futuro per l’Università’.Era firmata da Paolo Di Nardo, professore aggregato all’Università di Roma Tor Vergata e ricercatore associato al Cnr. Segretario leggendo il piano, ascoltando, ora, quali essere le sue speranze con la messa in moto della macchina delle intelligenze all’estero, quel progetto non poteva a calzare a pennello per San Marino, Centro di Ricerca?.

Spiega Giuseppe Morganti: “Premessa dove-rosa. Quello di Di Nardo, è un progetto con dei limiti. Avremmo corso il rischio di dare vita ad una sorta di colonizzazione del nostro possibile sapere futuro. Sarebbe un piano da ridefinire perché avremmo dovuto impegnare troppe risorse in una sola direzione”. Tradotto, incauto avere un sol binario di circolazione.

Infatti aggiunge il segretario: “Siamo troppo piccoli per giocare tutta la nostra dote, oggi ne vedremo solo una parte al Santa Chiara, su un unico numero. Ma il discorso non è totalmente chiuso”.

Si spieghi segretario, meglio relazioni del suo breve e improvviso viaggio a Roma dell’altro giorno.
“Il professor Paolo Di Nardo mi ha invitato ad un Convegno biomedico organizzato dall’Opus Dei. Ho stretto amicizia con la professoressa Paola Binetti (ex senatrice, ora deputato) che si è mostrata interessata a conoscere le vicende e le aspirazioni del nostro Ateneo. Chissà cosa potrebbe scaturire dal suo interessamento”.

Se non ci fosse quel brutto pasticciaccio sul Senato Accademico riteniamo ci sarebbe veramente motivo di ben sperare.

Anche se l’idea sulla realizzazione di una sorta di Centro nazionale Ricerca tutto made in Repubblica non è malvagio. Importante che Giuseppe Morgani (e il governo) salvino la poltrona e la scelta dello staff più idoneo a realizzare il piano sia all’altezza.

La Tribuna