San Marino. La Patrimoniale slitta, ha vinto la Piazza

La discussione che si è accesa attorno al decreto ha fatto sì che non solo non venisse approvata nella notte di martedì ma che non se ne venisse a capo nemmeno l’indomani: si va a giugno

Si sapeva che quella iniziata lunedì e terminata ieri pomeriggio sarebbe stata una sessione consiliare particolarmente calda. Prima lo sciopero annunciato proprio in concomitanza con il Consiglio, poi la comunicazione che sarebbe slittato di una settimana, infine le voci ufficiose che si sarebbe fatto di tutto per approvare il decreto sulla patrimoniale durante la notte tra martedì e mercoledì, prima della manifestazione.

La discussione che invece si è accesa attorno al decreto ha fatto sì che non solo non venisse approvata nella notte di martedì ma che non se ne venisse a capo nemmeno l’indomani. Slitta infatti a giugno la ratifica del decreto.

La patrimoniale resta un provvedimento che le forze di opposizione in aula hanno fortemente osteggiato perché “sarebbe il frutto degli errori commessi sulle banche dove il conto viene presentato ai cittadini”. Provvedimento definito non equo, regressivo e destinato a colpire più duro il ceto medio basso.

Sugli immobili c’è poi la convinzione delle forze di opposizione che la prima casa andrebbe esentata a prescindere dalla metratura, che sia un appartamento o una villa. Visione diametralmente opposta a quella espressa dai Consiglieri di maggioranza che per tutto il pomeriggio hanno continuato a sostenere la necessità della patrimoniale.

Tutti gli emendamenti sono stati bocciati mentre è passata la richiesta di Dim di detrazione con abbattimento dell’80% per i terreni agricoli coltivati con metodo agroecologico e il Segretario si è detto aperto a riflettere sulle immobiliari di famiglia dopo che martedì sera il Consigliere del Pdcs Marco Gatti aveva chiesto “chi ve l’ha scritta? Le immobiliari di famiglia hanno un evidente grosso vantaggio: pagando l’imposta sul patrimonio netto che magari non supera i 100mila euro sono di consequenza esentate dal pagare quella sugli immobili intestati”. La RepubblicaSM